Angolo della Salute

L’IDI INAUGURA L’AMBULATORIO LONG COVID DERMATOLOGICO

Il Long Covid rappresenta l’insieme di disturbi che possono persistere, dopo la negativizzazione del tampone, a distanza di settimane e mesi. Questa condizione, che interessa diversi organi ed apparati, può colpire anche la pelle e manifestare disturbi cutanei come orticaria, eruzioni papulo-squamose, perdita di capelli e disturbi circolatori periferici.

Non è sempre facile fare una corretta diagnosi di Long Covid, per questo diventano fondamentali centri ospedalieri ed ambulatoriali altamente qualificati. L’IDI IRCSS di Roma, centro di eccellenza dermatologica e punto di riferimento nazionale per i disturbi della pelle, ha deciso di dedicare un ambulatorio a questa tematica: l’ambulatorio Long Covid dermatologico. Accedervi è semplice: si potrà chiamare il Centro Unico di Prenotazione dell’IDI (CUP) 06.66464094 e prenotare una visita. L’ambulatorio è convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale SSN.

“I sintomi più comuni del Long Covid sono rappresentati dalla caduta di capelli, che può essere omogenea o a chiazze, da eruzioni cutanee, più o meno pruriginose, che ricordano il morbillo, l’orticaria, la psoriasi e gli eczemi. A livello cutaneo- ricorda il dott. Gianluca Pagnanelli, responsabile dell’ambulatorio Long Covid IDI- i segni ed i sintomi sono importanti anche perché, rispetto ad altri organi interni, sono visibili e possono agevolare la diagnosi. Caratteristico è l’eritema pernio, il cosiddetto gelone, che può presentarsi anche nella stagione calda. Le manifestazioni possono essere comunque varie, numerose ed eterogenee, più o meno frequenti e più o meno gravi. A volte si nota una riacutizzazione o il peggioramento di malattie dermatologiche già esistenti, con vari livelli di gravità, anche quando queste ultime erano ben controllate dalla terapia. I sintomi del Long Covid, possono presentarsi sia singolarmente che combinati fra di loro, possono essere transitori o intermittenti e possono cambiare nel tempo, oppure rimanere costanti. Colpiscono più frequentemente chi ha avuto un’infezione più grave, ma anche le persone che hanno avuto sintomi lievi non ne sono esenti”, conclude Pagnanelli.

È consigliabile, se disponibile, portare la documentazione relativa alla diagnosi ed eventuali trattamenti assunti per il Covid nonché le vaccinazioni eseguite.

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