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L’ASTRONAUTA VILLADEI SALUTA DALLO SPAZIO I PAZIENTI DEL BAMBINO GESÙ

Questa mattina, grazie alla collaborazione con l’Aeronautica Militare, il colonnello Walter Villadei, astronauta, impegnato da alcuni giorni nella missione Ax-3 Voluntas sulla Stazione spaziale internazionale, ha offerto ai piccoli pazienti dell’ospedale Bambino Gesù di Roma un regalo davvero speciale: un collegamento audio e video dalla stazione orbitante intorno alla Terra.
Il colonnello Villadei ha risposto alle domande e alle curiosità di un gruppo di bambini riunito nella ludoteca della sede del Gianicolo, alla presenza del presidente del nosocomio capitolino, Tiziano Onesti, e del generale di Brigata Aerea, Urbano Floreani, capo del V Reparto ‘Comunicazione’ dello Stato Maggiore dell’Aeronautica.
Il collegamento rientra tra le attività che l’astronauta svolge nella missione Ax-3 Voluntas, guidata dal ministero della Difesa tramite l’Aeronautica Militare e che coinvolge anche Agenzia spaziale italiana, università, centri di ricerca e imprese.
Numerose le curiosità dei bimbi con lo sguardo incollato verso l’astronauta che ‘galleggiava’ nella stazione orbitante con alle spalle il tricolore italiano. A Cecilia, che ha chiesto com’è la Terra dallo spazio, Villadei ha detto che “è straordinariamente bella. Sono stupende le sfumature azzurre degli oceani e le nevi sulle vette dell’Himalaya. È bello quando si passa sull’Italia, di notte con le luci o anche di giorno, e la si attraversa in un momento”.
L’astronauta ha spiegato ai bambini il lavoro a bordo della Stazione spaziale internazionale dedicata alla ricerca. Il suo compito comprende esperimenti per studiare e mitigare gli effetti fisiologici del volo spaziale sugli esseri umani, capire i cambiamenti biologici legati alla salute e alle malattie sulla Terra e condurre attività per valorizzare le competenze italiane in campo operativo, tecnologico e commerciale applicate allo spazio.

Uno degli argomenti che più ha appassionato i piccoli pazienti è stato cosa si mangia nello spazio e se si può cucinare la pasta. Villadei ha mostrato le speciali buste alimentari usate dagli astronauti e i contenitori con le cannucce per bere i liquidi. “La pasta non si può cucinare come sulla Terra- ha precisato- perché non si può far bollire l’acqua”, ma “è stato sperimentato un modo nuovo di cucinarla facendola riscaldare per 30 minuti”. Un risultato, a detta dell’astronauta e dei suoi compagni di volo “molto, molto buono”.
A Sofia, che a Walter Villadei ha chiesto se lo spazio sia grande o piccolo, il colonnello ha risposto che “lo spazio è molto grande e abbiamo appena iniziato ad esplorarlo”. Quindi l’invito per tutti i bambini a studiare e a impegnarsi, perché “qualcuno di voi potrà arrivare sicuramente sulla Luna o su Marte”.
Al termine del collegamento il presidente Onesti ha consegnato al generale Floreani alcuni disegni sul tema dello spazio realizzati dai bambini della ludoteca. “Siamo contenti- ha commentato il generale Floreani- di aver dato a bambini e bambine presenti la possibilità di entrare nella Stazione spaziale internazionale. Speriamo che lo spazio sia sembrato loro un po’ più vicino e ci auguriamo che questo collegamento possa dare un piccolo aiuto nel percorso di cura, perché abbiano aspirazioni e sogni che vadano, possiamo proprio dirlo, al di là dei confini della Terra”.
“Collegarsi con lo spazio- ha affermato il presidente Onesti- è stata una grande emozione per tutti quanti, bambini e adulti. È bello poter offrire ai nostri pazienti ricoverati delle occasioni così importanti, esperienze indimenticabili che segneranno in modo positivo il loro ricordo della permanenza in ospedale. La cura dei bambini e dei ragazzi passa anche attraverso momenti come questi”.
“Saremo felici- ha concluso- di poter accogliere il colonnello Villadei in ospedale, quando ritornerà dalla sua missione”.

Samuele Paolo Ferrara

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