Dal Campidoglio

LA RAGGI AL SUMMIT INTERNAZIONALE SU ACQUA E CLIMA: “BENESSERE COMUNE DEVE ESSERE CONDIVISO, NON DIFESO”

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Oggi, il benessere degli abitanti di questo pianeta non può essere soltanto difeso. Deve essere, soprattutto, condiviso. L’auspicio, dunque, è che da questa massima condivisione che si svilupperà nei tre giorni di Summit a Roma, nascano azioni e progetti comuni innovativi e utili a contrastare, tutti insieme, gli effetti devastanti dei mutamenti climatici. Effetti devastanti, che su tutto il pianeta hanno un fortissimo impatto sulla disponibilità di acqua dolce”. Lo ha detto la sindaca di Roma, Virginia Raggi, in apertura del summit internazionale ‘Acqua e Clima. I grandi fiumi del mondo si incontrano’ e attraverso il quale da oggi fino al 25 ottobre “rappresentanti di organismi internazionali e del mondo scientifico porteranno a confronto informazioni ed esperienze sulla gestione sostenibile dell’acqua”, ha sottolineato Raggi.

“Guardando alle enormi ferite che l’impoverimento di disponibilità di acqua dolce provoca al pianeta – ha aggiunto Raggi – in ogni aspetto della nostra vita: da quello agricolo a quello turistico, da quello economico a quello naturalistico sino a quello legato all’esistenza stessa dei grandi bacini d’acqua e delle popolazioni che abitano nei territori di riferimento. Questo tipo di ferite sono già troppe e tante altre ancora se ne aprono ogni giorno”.

“Penso, allora, che da queste giornate, oltre allo scambio di informazioni e alla definizione di progetti comuni, debba partire anche un forte messaggio etico e morale. Un messaggio etico e morale di cui dobbiamo tutti farci portavoce. Mi riferisco anche ai piccoli atti quotidiani che consentono di raggiungere grandi obiettivi. Ognuno di noi è chiamato a dare il proprio contributo, piccolo o grande che sia, alla salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo. Tutti siamo protagonisti e responsabili del futuro. Sono certa che la prospettiva di una grande visione condivisa possa essere il contributo di Roma e di questo summit al dibattito internazionale sui cambiamenti climatici”, ha continuato la prima cittadina di Roma sottolineando che “anche le città devono essere al centro del dibattito sui cambiamenti climatici. Le città sono chiamate ad affrontare le conseguenze, spesso davvero tragiche, dei cambiamenti climatici. Inondazioni, siccità, tempeste sono problemi che le città vivono con gravi danni alle infrastrutture, alla popolazione e alle attività sociali ed economiche”.

“Sappiamo tutti di essere, oggi, al centro di un delicato e complesso processo di transizione verso il mondo del futuro. Un processo che in ogni angolo del mondo è di indiscutibile evidenza. A cominciare dalle trasmigrazioni delle popolazioni, che si prevede in futuro siano più numerose proprio a causa delle condizioni metereologiche estreme, della minore disponibilità di acqua e del degrado delle terre agricole. Con tutto quello che ciò comporterà in termini di danni ambientali e di integrazione sociale e, di conseguenza, di impoverimento della qualità della vita”.

Per questo “la sfida – ha aggiunto – dunque, è grande ed è una sfida che riguarda tutti e che per questo ci deve accomunare in strategie di sistema. Ed è proprio la prospettiva di una grande sfida e di grandi idee capaci di sostenerla e di vedere attuate azioni proficue, che oggi siamo qui riuniti a Roma. La nostra città torna a contribuire al dibattito internazionale e lo fa con la voglia di vincere la sfida contro il riscaldamento climatico e a favore della tutela dell’acqua del nostro pianeta”, ha concluso Raggi.

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