Dal Campidoglio

IN CAMPIDOGLIO LA CERIMONIA DEL PREMIO ANIMA

Valorizzare il contributo apportato da personalità del mondo dell’arte e delle cultura alla crescita etica e sensibilizzare imprese e opinione pubblica sull’importanza della responsabilità sociale e della sostenibilità come fattori strategici di sviluppo del nostro Paese. Questa la principale finalità del Premio Anima, ideato da Anima per il sociale nei valori d’impresa, la non profit promossa da Unindustria e giunto quest’anno alla XX edizione, trasmessa in diretta streaming sul sito di Anima e la cui cerimonia si è svolta ieri sera presso la Terrazza Caffarelli in Campidoglio.

I vincitori – nelle categorie cinema, fotografia, giornalismo, letteratura, teatro e premio speciale 2021 – sono stati premiati da una Giuria, presieduta da Luigi Abete, e composta da: Giovanni Anversa, Camilla Baresani, Maite Carpio Bulgari, Antonio Calabrò, Angelo Camilli, Innocenzo Cipolletta, Gianluca Comin, Paolo Conti, Silvia De Dominicis, Domenico De Masi, Anselma Dell’Olio, Laura Delli Colli, Isabella Ferretti, Giampaolo Letta, Annamaria Malato, Pepi Marchetti Franchi, Myrta Merlino, Michele Mirabella, Mirella Serri, Carlo Tamburi, Claudia Terracina, Luisa Todini, Marina Valensise. Alla giuria del Premio Anima hanno partecipato di diritto i rappresentanti delle istituzioni locali: Lorenza Fruci, assessore alla Crescita culturale di Roma Capitale e Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio con delega alle politiche culturali. Cambiamento climatico, parità di diritti, future generazioni: sono i temi cruciali di questa edizione. Tematiche che rimandano a scenari differenti ma che possono essere riunite sotto l’unico tema dell’attenzione alle fragilità: quella dell’ecosistema naturale in cui viviamo, quella della tenuta dei nostri sistemi socio-economici e quella delle promesse rivolte alle future generazioni.

I vincitori del Premio Anima 2021 sono: premio per il cinema a “Cosa sarà” – regia di Francesco Bruni, con Kim Rossi Stuart, Raffaella Lebboroni – vision distribution: per la delicatezza e la sensibilità con cui affronta il tema della malattia e delle fragilità umane, un prezioso inno alla vita e un incoraggiamento alla ripartenza, ancora più significativi in questo particolare momento storico. Il premio è stato ritirato da Raffaella Lebboroni. Premio per la fotografia a Stefano Unterthiner: per la qualità di un lavoro che unisce impegno ambientale ed efficacia della narrazione. Il premio è stato ritirato da Stefano Unterthiner. Premio per il giornalismo a Francesca Mannocchi: per la professionalità, la grazia e la sensibilità che caratterizzano il suo lavoro di inchiesta e di reportage nei contesti più difficili. Il premio è stato ritirato da Francesca Mannocchi. Premio per la letteratura: “L’unica persona nera nella stanza” di Nadeesha Uyangoda – 66thand2nd. Un riconoscimento ad un’opera che fa riflettere con freschezza e ironia su temi di profonda attualità quali identità, migrazioni e nuove generazioni. A ritirare il premio Nadeesha Uyangoda. Premio per il teatro a festival dominio pubblico – la città agli under 25. Un riconoscimento alla qualità di un progetto artistico che mette al centro le generazioni future. A ritirare il premio il direttore artistico Tiziano Panici e Fabio Morgan, direttore generale e co-fondatore di Dominio Pubblico. Premio speciale a Andrea Vianello: per il percorso professionale e personale caratterizzato dalla costante attenzione e dedizione ai temi sociali e dell’etica, pilastri del Premio Anima. Il premio è stato ritirato da Andrea Vianello, direttore di Rai News 24. Per quanto riguarda la menzione speciale, per il cinema, “La legge del terremoto” – regia di Alessandro Preziosi: documentario – distribuzione cinecittà luce. Per la scelta e il coraggio di mantenere alta l’attenzione, sottolineandone gli aspetti umani e sociali, su questi disastrosi fenomeni naturali che hanno segnato e continuano a segnare profondamente la storia del nostro Paese. A ritirare il premio Alessandro Preziosi.

La presidente di Anima e vicepresidente di Unindustria con delega al centro studi Sabrina Florio dichiara: “Questa edizione del Premio Anima è particolarmente significativa per Anima, perché celebra venti anni di attività e impegno sui temi della sostenibilità, dell’etica e della cultura. E’ un’edizione in cui passato, presente e futuro, dialogheranno per riflettere insieme sul percorso da intraprendere, concretizzando le sfide poste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e dal Next generation Eu. Sfide fondamentali per il rilancio di un’economia più capace di futuro, che sappia conciliare benessere socio-ambientale con i temi dello sviluppo, dell’innovazione e della competitività”, conclude Florio. Alla cerimonia, in apertura ha cantato Nicky Nicolai ed è intervenuta Federica Gasbarro, attivista per il clima e delegata italiana per Youth4climate. Ai vincitori è stata consegnata un’opera di Maria Cristina Finucci: un ricamo di tappi di plastica che forma la lettera “H”, la prima lettera dell’ormai iconico “Help” delle monumentali installazioni luminose dell’artista; uno straziante grido di aiuto della Natura ormai sopraffatta dall’uomo. La cerimonia si è svolta sotto l’Alto patronato della presidenza della Repubblica, con il patrocinio di Regione Lazio, Roma Capitale, Rai Per il sociale e con il contributo di Unindustria.

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