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IL VATICANO APRE L’ARCHIVIO SEGRETO RELATIVO AL PONTIFICATO DI PIO XII

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“Un annuncio atteso da diverso tempo dal mondo degli studiosi”. Così monsignor Sergio Pagano prefetto dell’Archivio segreto Vaticano descrive la decisione di Papa Francesco di aprire a partire dal marzo del prossimo anno gli archivi della Santa Sede relativi al pontificato di Pio XII.

Una decisione che, tiene a precisare in un intervento sull’Osservatore Romano, “ha alle spalle un lungo periodo di preparazione, durante il quale gli archivisti dell’Archivio segreto Vaticano e i loro colleghi di altri archivi vaticani hanno compiuto un paziente lavoro di ordinamento, di censimento e di inventariazione dei moltissimi fondi e documenti interessanti il pontificato di Pio XII”. In particolare, “in seguito a tale deliberazione pontificia, verranno aperti fino all’ottobre del 1958 l’Archivio segreto Vaticano, l’Archivio storico della sezione dei rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato, l’Archivio storico della Congregazione per la dottrina della Fede, l’Archivio storico della Congregazione per l’Evangelizzazione, l’Archivio storico della Congregazione per le Chiese orientali, l’Archivio della Fabbrica di San Pietro e anche altri archivi storici di congregazioni, dicasteri, uffici e tribunali”.

Per monsignor Pagano, “il lavoro di preparazione di così tante carte, il loro ordinamento, la loro inventariazione, la loro attenta numerazione, la legatura necessaria, sono più che sufficienti a rendere ragione dei 13 anni che sono trascorsi dall’ultima apertura del pontificato di Papa Pio XI, nel 2006. Un periodo intenso di lavoro; una fatica, certamente; ma una fatica sorretta da sicuro entusiasmo, sia perché si aveva coscienza di lavorare per la futura ricerca storica in relazione ad un periodo cruciale per la Chiesa e per il mondo, sia perché le carte tutto erano meno che asettiche”. Infatti, “esse parlavano, parlano e spero parleranno ai ricercatori e agli storici di una quasi sovrumana opera di cristiano umanesimo, si parlò di ’diplomazia della carità’, attiva nella congerie tempestosa di quegli eventi che a metà del XX secolo sembrarono decisi ad annientare la nozione stessa di civiltà umana”. Osserva il prefetto dell’Archivio segreto Vaticano: “Su quel triste, anzi terribile scenario, sia prima dell’ultima guerra, sia durante il suo tragico svolgimento, sia dopo di essa, spicca con connotati propri la grande figura di Pio XII, troppo superficialmente giudicata e criticata per alcuni aspetti del suo pontificato, che ora, grazie anche alla recente apertura voluta con fiducia da Papa Francesco, penso possa trovare fra gli storici chi la sappia indagare, ormai senza pregiudizi, ma con l’ausilio anche dei nuovi documenti, in tutta la sua realistica portata e ricchezza”.

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