Fatti di Roma

IL MEGLIO IN EDICOLA DI GIOVEDÌ 22 GENNAIO 2015

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corriere della sera

Cantieri e mazzette nei Municipi spunta il nome di Alemanno (Ilaria Sacchettoni)

Nomi, cognomi, ruoli e pretese. Tangenti e cantieri: dopo aver ascoltato l’imprenditore Roberto Biagini (è la terza volta) il pubblico ministero Erminio Amelio ha deciso di secretare il verbale nel quale compaiono ulteriori episodi di corruzione e nuovi nomi di funzionari pubblici dei vari municipi di Roma.

Corruzione nei municipi della Roma Nord. L’imprenditore della Edil Femaco collabora. Le indagini procedono. I magistrati puntando ad accertare anche il ruolo di agenti della municipale, dirigenti Asl, assessori e politici. Dalle carte spunta anche il nome dell’ex sindaco Gianni Alemanno (già coinvolto nell’inchiesta su Mafia Capitale) per un episodio del 2013 che vedremo più avanti. […]

Dalle indagini affiorano le scorciatoie utilizzate dai costruttori per aggirare gli ostacoli. Nulla di nuovo, ovviamente. Era la vecchia soluzione delle relazioni politiche, del farsi precedere dalla telefonata giusta, del fare anticamera in qualche ufficio (dirigenziale) capitolino. Funzionava però, come si legge nei verbali di Massimo Perifano (non indagato) imprenditore collegato con la cooperativa Nova Casa e con CLC Consorzio Costruzioni. Rimasto impigliato nell’ennesimo ricatto della cupola del XIX (pagare o soccombere dal punto di vista imprenditoriale) Perifano, nel 2013, si rivolge al sindaco Alemanno. Le sue palazzine sono ostaggio dei funzionari Antonio Adamo (già dirigente ufficio tecnico del XIX municipio) e Maurizio Paiella responsabile degli allacci fognari, e, anzichè sporgere denuncia, Perifano va dal sindaco: «Non ho sporto denuncia perchè non avevo elementi per farlo nei confronti di Adamo e Paiella. Mi sono rivolto ad Alemanno e Milioni (Alfredo Milioni, ex presidente XIX, Forza Italia, ndr) affinchè i diritti della cooperativa e dei soci non subissero ulteriori pregiudizi e ho chiesto loro di esercitare i poteri di controllo e indirizzo». Controllo sul quale è in corso approfondimento dei pm […]

Messaggero

Giro di vite sulla corruzione: «Mai più appalti senza gara» (Fabio Rossi)

Stop all’assegnazione di appalti senza gara pubblica, tranne in limitati casi di effettiva e imprevedibile emergenza; rotazione dei componenti delle commissioni giudicatrici, che saranno inseriti in un apposito albo; pubblicazione sul sito del Campidoglio di tutti gli atti delle gare, comprese quelle informali. Ma anche un freno alla discrezionalità degli uffici per le assegnazioni dei lavori per le “somme urgenze” e l’obbligo, per chi partecipa alle residue procedure negoziate (quelle senza bando pubblico) di dichiarare eventuali i finanziamenti versati nell’ultimo anno a partiti o esponenti politici. Sono alcune delle nuove regole che il Campidoglio ha preparato per varare una mini-rivoluzione sugli appalti pubblici, promessa da Ignazio Marino all’indomani dell’esplosione dell’inchiesta di Mafia Capitale e approntata da Alfonso Sabella, magistrato chiamato dal sindaco a occupare il nuovo assessorato alla legalità e trasparenza.

Il regolamento, approvato con una memoria di giunta, prevede una serie paletti per ridurre al minimo la possibilità di illegali condizionamenti esterni sulle assegnazioni di appalti da parte del Campidoglio. «Con queste norme cambia davvero tutto – sottolinea il chirurgo dem – Sarà impossibile che accada di nuovo che quel “mondo di mezzo” possa infiltrarsi negli uffici o nei municipi e in qualche modo utilizzare malamente i fondi pubblici derivanti dalle tasse dei cittadini». Il giro di vite, nelle intenzioni di Marino, dovrà essere esteso anche alle aziende municipalizzate. «Questo atto è un nuovo modo di impostare il sistema di pubbliche commesse – spiega Sabella – e si basa su tre linee guida: assoluta necessità di una programmazione che consentirà di uscire dalle “emergenze programmate”; un maggior coinvolgimento della politica nella fase di programmazione e monitoraggio degli interventi; l’estensione di garanzie anche a gare che sfuggono dalla pubblica evidenza». […]

Repubblica

“Sos influenza, letti dalle cliniche” (Anna Rita Cillis)

Pronto soccorsi presi d’assalto da giorni. E ora arriva anche l’ipotesi di coinvolgere le strutture private accreditate per alleggerire il carico di pazienti in attesa negli ospedali. E un «eventuale intervento del prefetto Giuseppe Pecoraro» potrebbe facilitare l’operazione, per il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, che accoglie, così, la richiesta avanzata da Natale Di Cola, segretario regionale della Fp Cgil che aveva chiamato in causa l’inquilino di Palazzo Valentini per contribuire a risolvere la questione. «I privati in un momento di grave emergenza devono fare la loro parte visto che rientrano nel sistema sanitario regionale finanziato dalle tasse dei cittadini», fa notare Di Cola.

Nel frattempo le venti strutture sanitarie fanno i conti con il picco influenzale che ha spinto verso l’alto il numero dei pazienti: ieri pomeriggio — ad esempio — c’erano stati 1.091 accessi e 302 persone erano in attesa di ricovero. Ma le cose, nei giorni scorsi sono andate peggio: lunedì la Cgil aveva parlato, nel Lazio, di circa 1800 accessi di cui 500 in attesa di trasferimento. Tanto che dalla Pisana fanno notare che ieri «non è stato neanche il momento di maggior stress, perché alle 14 di lunedì scorso le presenze erano 1.227».

Per avere una panoramica della situazione Zingaretti sottolinea anche come nelle strutture sanitarie «dove si stanno mettendo in atto tutte le misure indicate dalla Regione c’è minor stress e va migliorando la situazione delle ambulanze ferme». Comunque per il governatore del Lazio «l’eventuale intervento del prefetto», sollecitato dalla Cgil, «può favorire la messa a disposizione di posti letto delle strutture private accreditate al servizio sanitario regionale che hanno dato la massima disponibilità per alleggerire la pressione nei pronto soccorsi impegnandosi fino al 31 marzo. […]

Ma Natale Di Cola ribatte: «Fa bene Zingaretti a ringraziare i lavoratori che stanno dando il massimo ma ci aspettiamo un impegno concreto per sbloccare le assunzioni senza le quali non si potrà risolvere la situazione e che la Regione non allenti la pressione sulle direzioni sanitarie per una corretta gestione dei pronto soccorsi». E poi conferma per domani alle 10 “#Prontosoccorsoko” un’iniziativa davanti il San Camillo per denunciare «la grave situazione delle strutture d’emergenza e le condizioni stressanti nelle quali sono costretti a lavorare medici e infermieri», aggiunge il segretario. […]

Sulla situazione dei pronto soccorsi, però, è intervenuta anche l’opposizione, che da giorni incalza su questo tema l’amministrazione regionale: secondo il capogruppo FI Antonello Aurigemma «Zingaretti getta la maschera. Il prefetto potrebbe agire sostituendosi all’immobilismo dell’amministrazione che avrebbe dovuto intervenire 45 giorni fa, evitando il collasso». Mentre il capogruppo Ncd Pietro Di Paolo aggiunge: «Le ricette miracolose di Zingaretti semplicemente non funzionano». […]

Tempo

Il menù europeo non piace Il Comune aggiunge gli spaghetti (Grazia Maria Coletti)

La rivincita degli spaghetti al pomodoro su wurstel e kartoffeln. E degli gnocchi il giovedì contro il pollo alla belga, uno dei primi piatti del contestato menù europeo comparso sulle mense scolastiche dei nostri figli e rispedito in cucina. La crociata ha fatto breccia. Anche se le polemiche non sono ancora finite.

Da oggi però il menù europeo almeno non sarà più solo soletto: quando arriva il suo turno sarà sempre accompagnato da un bel primo all’italiana. Così ha stabilito il neo assessore alla scuola di Roma Capitale, Paolo Masini, che ieri, incontrando le 11 ditte che preparano i pasti, ha ritoccato l’eredità ricevuta dall’ex assessore Cattoi. Iniziativa interculturale certo. Ma quante smorfie di disgusto davanti a quattro pezzi di patate e crauti in brodetto. […]

Ora però i 144mila bimbi delle scuole romane potranno contare sull’alternativa di un primo all’italiana quando in calendario c’è il menù europeo. E il tempismo con la protesta dei genitori che su facebook avevano postato le foto delle pietanze contestate si fa notare. Segno che la crociata, partita da M5S che aveva registrato i mugugni dei cuochi, che avevano bocciato patatine fritte surgelate, carne rossa non biologica, cibi grassi e di scarso valore nutritivo, ha fatto breccia. Come le colorite espressioni sui social network. Mentre a scuola spuntano cartelli di avviso. […]

«Il Comune ha fatto marcia indietro, spaghetti-wurstel 1 a 0» ironizzano Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e Francesco Corsi del comitato Difendiamo Roma che stigmatizzano l’iniziativa dei menù europei «nati – spiegano – con l’intento neppure troppo velato di santificare l’operato di Renzi nel semestre di Presidenza italiano. Ma il bilancio del semestre europeo è stato fallimentare, siamo rimasti a “bocca asciutta”, così come i bambini cui la Giunta Marino ha propinato il menù europeo». Per dire un «basta» definitivo all’iniziativa dell’ex assessore Cattoi stamattina dalle ore 11.30, in Campidoglio il flash mob del Nuovo Centrodestra nel giorno in cui Roberto Cantiani e Lavinia Mennuni, rispettivamente Capogruppo e Consigliere in Campidoglio del Ncd presentano una mozione per chiedere al sindaco Marino di provvedere al ritiro immediato del menù europeo dalle scuole capitoline e al ritorno ad una dieta mediterranea equilibrata. […]

avvenire

Il Papa: la cura dei poveri essenziale alla vita cristiana

Cari fratelli e sorelle, buongiorno. Oggi mi soffermerò sul viaggio apostolico in Sri Lanka e nelle Filippine, che ho compiuto la scorsa settimana. Dopo la visita in Corea di qualche mese fa, mi sono recato nuovamente in Asia, continente di ricche tradizioni culturali e spirituali. Il viaggio è stato soprattutto un gioioso incontro con le comunità ecclesiali che, in quei Paesi, danno testimonianza a Cristo: le ho confermate nella fede e nella missionarietà. Conserverò sempre nel cuore il ricordo della festosa accoglienza da parte delle folle – in alcuni casi addirittura oceaniche –, che ha accompagnato i momenti salienti del viaggio. Inoltre ho incoraggiato il dialogo interreligioso al servizio della pace, come pure il cammino di quei popoli verso l’unità e lo sviluppo sociale, specialmente con il protagonismo delle famiglie e dei

giovani.

l momento culminante del mio soggiorno in Sri Lanka è stata la canonizzazione del grande missionario Giuseppe Vaz. […] Ho indicato san Giuseppe Vaz come modello per tutti i cristiani, chiamati oggi a proporre la verità salvifica del Vangelo in un contesto multireligioso, con rispetto verso gli altri, con perseveranza e con umiltà.

Lo Sri Lanka è un paese di grande bellezza naturale, il cui popolo sta cercando di ricostruire l’unità dopo un lungo e drammatico conflitto civile. Nel mio incontro con le Autorità governative ho sottolineato l’importanza del dialogo, del rispetto per la dignità umana, dello sforzo di coinvolgere tutti per trovare soluzioni adeguate in ordine alla riconciliazione e al bene comune.

Le diverse religioni hanno un ruolo significativo da svolgere al riguardo.  Il mio incontro con gli esponenti religiosi è stato una conferma dei buoni rapporti che già esistono tra le varie comunità. In tale contesto ho voluto incoraggiare la cooperazione già intrapresa tra i seguaci delle differenti tradizioni religiose, anche al fine di poter risanare col balsamo del perdono quanti ancora sono afflitti dalle sofferenze degli ultimi anni. […]

Dallo Sri Lanka sono partito alla volta delle Filippine, dove la Chiesa si prepara a celebrare il

quinto centenario dell’arrivo del Vangelo. È il principale Paese cattolico dell’Asia, e il popolo filippino è ben noto per la sua profonda fede, la sua religiosità e il suo entusiasmo, anche nella diaspora. Nel mio incontro con le autorità nazionali, come pure nei momenti di preghiera e durante l’affollata Messa conclusiva, ho sottolineato la costante fecondità del Vangelo e la sua capacità di ispirare una società degna dell’uomo, in cui c’è posto per la dignità di ciascuno e le aspirazioni del popolo filippino. […]

Gli incontri con le famiglie e con i giovani, a Manila, sono stati momenti salienti della visita nelle Filippine. Le famiglie sane sono essenziali alla vita della società. Dà consolazione e speranza vedere tante famiglie numerose che accolgono i figli come un vero dono di Dio. Loro sanno che ogni figlio è una benedizione. Ho sentito dire da alcuni che le famiglie con molti figli e la nascita di tanti bambini sono tra le cause della povertà. Mi pare un’opinione semplicistica. Posso dire, possiamo dire tutti, che la causa principale della povertà è un sistema economico che ha tolto la persona dal centro e vi ha posto il dio denaro; un sistema economico che esclude, esclude sempre: esclude i bambini, gli anziani, i giovani, senza lavoro … – e che crea la cultura dello scarto che viviamo. Ci siamo abituati a vedere persone scartate. Questo è il motivo principale della povertà, non le famiglie numerose. […]

Ed è stata una gioia per me stare con i giovani delle Filippine, per ascoltare le loro speranze e le loro preoccupazioni. Ho voluto offrire ad essi il mio incoraggiamento per i loro sforzi nel contribuire al rinnovamento della società, specialmente attraverso il servizio ai poveri e la tutela dell’ambiente naturale. La cura dei poveri è un elemento essenziale della nostra vita e testimonianza cristiana – ho accennato a questo anche nella visita; comporta il rifiuto di ogni forma di corruzione, perché la corruzione ruba ai poveri e richiede una cultura di onestà. […]

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Rivoluzione giallorossa A Strootman il pallino (Chiara Zucchelli)

La rivoluzione di Garcia passa per mezza squadra che martedì era in panchina – almeno all’inizio – e invece domenica giocherà dal 1’. Non c’entra la prestazione da dimenticare contro l’Empoli, c’entra piuttosto la volontà del tecnico di avere a disposizione la miglior formazione possibile, lui che quando ci sono 3 partite in una settimana ama ripetere che «il problema è l’ultima». E allora, visto che in campionato la Roma non vuole e non può più perdere terreno, ecco il rientro di quelli che, in questo momento, danno a Garcia più sicurezze: De Sanctis in porta, Strootman a centrocampo e Ljajic in attacco.

Garcia si trova a dover fare la conta degli uomini in difesa. Adesso più che mai: a destra è out Torosidis e Maicon è in enorme difficoltà, per questo Florenzi (nessun minuto contro l’Empoli) sembra in rampa di lancio, visto che atleticamente è uno dei più in forma. A sinistra c’è il solo Holebas (anche oggi Cole resterà a riposo), che ormai gioca senza sosta da un paio di mesi, mentre al centro, al momento, sembrano di nuovo in corsa Astori e Yanga-Mbiwa. Manolas continua a fare differenziato per un problema al retto femorale, e sembra difficile il suo recupero. […]

A centrocampo tornerà sicuramente Strootman, dopo la squalifica in Coppa Italia, che dovrebbe comporre un trio muscolare con De Rossi e Nainggolan, con l’esclusione di uno spento Pjanic. […] In attacco tornerà dal 1’ Ljajic, con ogni probabilità insieme a Totti e Iturbe.

L’argentino, che ha dato ampi segnali di ripresa contro l’Empoli, giocherebbe la quinta gara di fila dal 1’, cosa che non gli succedeva da quasi un anno, quando da gennaio a marzo ha giocato 11 partite da titolare col Verona. […]

Alla ricerca del gol perduto (Nicola Berardino)

C’è un cono d’ombra nel terzo attacco della serie A. Alla Lazio mancano i gol dei suoi centravanti. Sia che giochi Djordjevic sia che tocchi a Klose o anche che i due bomber vengano schierati insieme (nella ripresa col Napoli), la squadra di Pioli non si ritrova alla cassa con le loro reti. Eppure i biancocelesti hanno segnato 33 volte: una in meno del Napoli e 9 della Juve. Un bottino rilevante, tanto da far agganciare il terzo posto in classifica, perso 4 giorni fa. Anche senza quell’apporto di Filip Djordjevic e Miro Klose, che era risultato fondamentale nelle prime 11 giornate: i 6 gol del serbo e i 3 del tedesco aveva spianato un fatturato di 21 gol totali. Poi, il grande digiuno. Almeno in campionato. Perché dalla gara di Empoli (10 novembre) Djordjevic ha dovuto aspettare sino al 6 gennaio per andare a rete: l’ultima del 3-0 alla Sampdoria. Klose, invece, è a secco dal 3 novembre, contro il Cagliari. […]

A parte il minutaggio diverso, hanno sempre avuto la chance per fronteggiarsi con la porta avversaria, ma solo Djordjevic è riuscito in una occasione a pungere. Un’inversione di rotta rispetto al buon avvio di stagione. Anche se la Lazio negli ultimi 2 mesi ha perso soltanto domenica, dopo 6 gare utili.

[…] Da dicembre, è diventato decisivo l’apporto realizzativo di Felipe Anderson (5 gol) e Mauri (4 dei 7 complessivi). A Djordjevic il gol manca anche perché il suo ormai rituale avvicendamento nel secondo tempo con Klose sottolinea che, a quel punto della gara, ha fatto tutto, tranne che segnare. Anche Klose, goleador principe dei Mondiali (16 reti in 4 edizioni), sta soffrendo. Il gol che non passa più dalle sue parti evidenzia una condizione tale da averlo relegato al ruolo di panchinaro. La svolta poteva arrivare nel derby, se quel pallone calciato nel finale dal tedesco verso la porta della Roma non avesse trovato De Sanctis a fare da scudo. […]

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