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IL LAZIO PRIMA REGIONE IN ITALIA PER LA CRESCITA DELLE IMPRESE

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Nel presentare il Report regionale su economia, imprese e territori, curato da Cciaa Roma, Alessandro Rinaldi, responsabile ufficio studi Si.Camera, ha inoltre osservato che “c’è qualche dato un po’ meno positivo: ovvero se il livello occupazionale nella regione è buono, la disoccupazione giovanile è una ‘piaga’ caratteristica della regione Lazio. Questo tema – ha aggiunto – si collega con un altro dato saliente del rapporto, che è il tema del ruolo della cultura e della creatività. La Regione Lazio è la prima in Italia per prodotto e per occupazione del sistema produttivo cultuale e creativo. Ma è anche una regione in cui ci sono poli universitari di assoluto rilievo: il tema della ricerca è centrale. Quindi – ha concluso Rinaldi – innovazione coniugata a creatività sembra proprio essere un tema che emerge in modo importante”. Infatti, per quanto riguarda l’occupazione, il report sottolinea che nel Lazio, nel 2017, si rilevavano 2,4 milioni di occupati (più 7,4 per cento rispetto al 2012), di cui un milione donne (il 42 per cento, anch’esse in crescita del più 3,2 per cento). I disoccupati ammontano a quasi 284 mila, restituendo un tasso di disoccupazione del 10,7 per cento nel 2017 (media Italia 11,2 per cento) e una disoccupazione giovanile (15-29 anni) del 27,7 per cento (media Italia pari a 26,7 per cento). Infine, dal report si evince che il Sistema produttivo culturale e creativo laziale (industrie culturali, industrie creative, performing arts e patrimonio storico e artistico, attività creative driven) ha prodotto quasi 14,9 miliardi di euro di valore aggiunto nel 2017, l’8,8 per cento della ricchezza complessivamente prodotta, e impegnato 204,6 mila occupati (7,7 per cento del totale economia). La regione occupa il primo posto per entrambi gli indicatori, con Roma, rispettivamente, alla seconda e alla terza posizione del ranking nazionale. “I dati emersi di maggiore rilievo – ha dichiarato il segretario generale Camera di Commercio di Roma Pietro Abate – sono quelli che riguardano gli aspetti economici, che sono i dati più dinamici, più veloci nel loro cambiamento, perché abbiamo visto che i processi socioeconomici, negli ultimi tempi, hanno avuto un’accelerazione. Quindi, – ha concluso – anche la rilevazione dei dati è diventata più veloce: questo è il punto di forza del sistema Sisprint e poi della completezza e della facilità di consultazione dei dati”.

Nel 2018, nel Lazio il numero di imprese registrate ammonta a quasi 658mila, pari a 11,2 ogni 100 abitanti: una densità imprenditoriale in linea con quella del centro e superiore a quella media nazionale. E’ quanto emerge dal primo Report regionale su economia, imprese e territori, curato da Cciaa Roma e presentato questa mattina presso l’Aula del Consiglio della Camera di Commercio di Roma, nell’ambito dell’evento Sisprint in tour. Il report è stato presentato da Alessandro Rinaldi, responsabile ufficio studi Si.Camera. Tra gli altri, sono intervenuti anche il segretario generale Camera di Commercio di Roma Pietro Abate e l’assessore regionale allo sviluppo economico del Lazio Gian Paolo Manzella. Dal punto di vista della forma giuridica, – è stato spiegato – le società di capitali sono aumentate nel periodo 2012-2018 del 23,1 per cento, una variazione superiore sia alla media di ripartizione che a quella nazionale. Nel 2018 Roma ed il Lazio sono prime nelle rispettive graduatorie (provinciale e regionale) per variazione assoluta del numero delle imprese rispetto al 2017. “Il Lazio – ha spiegato Rinaldi – è la prima regione in Italia per crescita delle imprese: un dato molto dinamico, con Roma che ha un ruolo centrale. Quindi, da questo punto di vista, il sistema produttivo è un sistema attivo. Sono positivi anche i dati del prodotto interno lordo procapite: i dati di dicembre ci dicono che il Lazio è al di sopra della media nazione. In realtà, lo è anche da un punto di vista dell’incidenza della povertà, del reddito disponibile per le famiglie”. Secondo quanto emerso dal rapporto, nel 2018, si registrano nel Lazio 95.235 imprese artigiane (14,5 per cento del totale, quota al di sotto di quella ripartizionale e nazionale). Rispetto al 2012, il numero delle imprese artigiane ha segnato una riduzione del -7,0 per cento. Il numero di imprese femminili è 145.156 (più 0,5 per cento rispetto al 2012), 22,1 per cento del totale imprese, quota inferiore a quella del Centro ma superiore a quella nazionale. Le imprese giovanili sono 60.252 ( meno 6,1 per cento rispetto al 2012), 9,2 per cento del totale economia. Le imprese straniere sono 79.845, pari a 12,1 per cento del totale, quota superiore alla media nazionale, e in crescita del più 43,4 per cento rispetto al 2012. Il numero di start-up innovative, al 14 marzo 2018, ammontava nel Lazio a 887 (779 concentrate su Roma) di cui: 1 nel settore agricoltura/pesca; 80 nell’industria/artigianato; 58 nel commercio e turismo; 745 in altri servizi. In rapporto alla popolazione, nel Lazio sono presenti 15,0 start-up innovative ogni 100.000 abitanti (Roma 17,9): un rapporto superiore sia al benchmark nazionale che a quello ripartizionale. Il Lazio occupa la nona posizione della graduatoria regionale del numero di start-up innovative per 100.000 abitanti; Roma è la 17esima nell’analoga classifica provinciale.

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