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IL DIKTAT DEL MINISTRO GRILLO, “DA OGGI SENZA VACCINI NIENTE SCUOLA”

vaccini-obbligatori


Ora tutti hanno avuto il tempo per  mettersi in pari”. E’ perentorio il ministro della Salute, Giulia  Grillo, che in un’intervista a ’la Repubblica’ oggi conferma: “Senza  vaccino, niente scuola“. E sul morbillo annuncia: “C’è un’epidemia in  atto. E quindi sul morbillo bisogna tenere misure obbligatorie. Ma  dobbiamo anche lavorare per convincere i cittadini a fare una cosa  positiva per la loro salute, non imporre”.

Grillo parla della richiesta del ministro dell’Interno, Matteo  Salvini, di prorogare il termine di oggi per presentare la documentazione attestante le vaccinazioni nella fascia 0-6 anni. “Non  capisco il perché di quelle parole – dice – Di certo ora non c’era
l’urgenza di fare un decreto per togliere l’obbligo. Con Coletto,  sottosegretario della Lega, c’è una buona sintonia. Siamo tutti  persone responsabili, consapevoli del valore della scienza. La prima  proroga l’aveva fatta il precedente Governo perché non aveva attivato  l’Anagrafe nazionale. Noi abbiamo prorogato ancora perché eravamo  appena arrivati e restavano le stesse criticità burocratiche. Ora  tutti hanno avuto il tempo per mettersi in pari”.

Oggi quindi entrano in asili nido e materne solo i vaccinati. “I dati  precisi arriveranno nei prossimi giorni dalle scuole – prosegue il  ministro – Non saranno grandi numeri, come hanno dimostrato i  controlli a campione dei Nas sulle autocertificazioni. Va considerato  che molte Regioni hanno già fatto le verifiche con le anagrafi  informatizzate e che anche le altre si sono comunque mosse. I genitori  sono molto più responsabili di quanto spesso si racconta. Quelli che  non vogliono vaccinare sono una esigua minoranza

Ma come sarà la prossima legge in discussione in  Parlamento? “Non un atto di urgenza, come quello di Lorenzin –  risponde Grillo – ma una normativa-quadro basata sui dati  epidemiologici del Piano nazionale di prevenzione vaccinale. Usare  l’obbligo è un fatto politico, non scientifico. Bisogna agire in base  alle condizioni epidemiologiche: oggi ci potrebbe essere bisogno di  introdurlo contro una malattia, domani contro un’altra”.

La legge Lorenzin “è stata una misura emergenziale – prosegue il  ministro – nata dalla necessità di colmare un gap di coperture  creatosi in diversi anni precedenti e da quella di rispondere  all’epidemia di morbillo. I dati sono migliorati per i nuovi nati, ma  il dl Lorenzin non può incidere sui giovani adulti vulnerabili, quelli  fuori dall’età scolastica. Questa è la critica principale a quella  legge: aver puntato tutto e solo sull’obbligo sperando che bastasse.  Sulla consapevolezza, più che l’obbligo in sé ha funzionato il  dibattito che si è scatenato in questi anni”.

Se fosse in vigore la nuova legge, come ci si comporterebbe con il  morbillo? “C’è un’epidemia in atto – puntualizza Grillo – E quindi sul  morbillo bisogna tenere misure obbligatorie. Ma dobbiamo anche  lavorare per convincere i cittadini a fare una cosa positiva per la  loro salute, non imporre”. Il nuovo Piano anti morbillo prevede  l’obbligo di vaccinazione per concorsi come quelli per le forze  dell’ordine, misure “in parte già esistenti, ma inserite in diverse  norme. Vanno quindi messe a sistema. E’ imbarazzante che nel nostro  Paese siano morti di morbillo degli adulti. Significa che il tema è  stato trascurato per troppi anni”. Infine, sulle critiche dai no vax  il ministro precisa: “Mi dispiace che a suo tempo qualcuno abbia  confuso la nostra contrarietà al decreto Lorenzin con una contrarietà  ai vaccini. Ho le spalle forti e sono coerente”.

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