Fatti di Roma

IL CDA DI ATAC DECIDE PER IL CONCORDATO PREVENTIVO E CONVOCA L’ASSEMBLEA SOCI

Atac


“Il CdA riunitosi in data odierna ha individuato nella procedura di concordato preventivo in continuità la migliore soluzione alla crisi della Società, deliberando l’immediata comunicazione all’azionista e convocazione dell’Assemblea dei soci per le decisioni di competenza. Il CdA ha altresì affidato l’incarico di Advisor Finanziario e Industriale alla società Ernst Young, di supporto alla procedura di soluzione della crisi”. E’ quanto si legge in una nota di Atac.

“Oggi abbiamo compiuto – commenta Paolo Simioni, presidente e ad di Atac – il primo passo concreto per il risanamento e rilancio della Società”.

Su Facebook, poi, è arrivato anche il commento della sindaca di Roma Virginia Raggi: “Finalmente, inizia una nuova vita per Atac. Si avvia un percorso di rinnovamento totale dell’azienda di trasporti di Roma con un obiettivo chiaro: migliorare le linee, rinnovare la flotta degli autobus, la metropolitana; ridurre i tempi d’attesa; dare ai cittadini i servizi che meritano; tutelare i dipendenti onesti”.

“Insomma – continua Raggi – parte la rivoluzione che trasforma la più grande società pubblica di trasporti d’Europa in una azienda efficiente. Abbiamo un obiettivo chiaro: Atac deve rimanere pubblica, deve rimanere dei cittadini e non finire nelle mani di privati che puntano esclusivamente a fare cassa sulle spalle dei romani e dei dipendenti. Sull’azienda ci sono le mire di chi la vuole a tutti i costi privatizzare e vuole dividersi le spoglie. I privati puntano a creare linee di serie A e linee di serie B; a fare profitto. È arrivato il momento di scegliere: o si va con i privati o si lascia Atac in mano pubblica, in una buona mano pubblica. Non è vero che ‘il pubblico non funziona’: se ben condotto può funzionare bene. Noi abbiamo scelto: l’azienda deve rimanere di proprietà dei romani. Noi non la svendiamo, i servizi pubblici non hanno prezzo. Cedere ai privati non è la soluzione, non è la cura per Atac. I privati non offrono una risposta immediata ai problemi strutturali ed economici della municipalizzata, non preservano il servizio ma lo rendono vulnerabile, sofferente e facile preda di chi punta solo a fare cassa”.

“Siamo perfettamente consapevoli – scrive ancora Raggi – che attuare cambiamenti veloci in un’azienda con oltre 1,3 miliardi di debiti non è impresa facile, ma siamo altrettanto consci del nostro obiettivo, del fine verso cui stiamo indirizzando i nostri sforzi. Se avessimo puntato solo al consenso immediato avremmo fatto un passo indietro, abbandonato la partita, cedendo alla propaganda sulla liberalizzazione del trasporto pubblico locale che, invece, altri schieramenti politici cavalcano solo per acquisire una manciata di voti o solo per interessi elettorali. Stiamo giocando una partita che ha terrorizzato i nostri predecessori e li ha fatti indietreggiare: noi andiamo avanti con coraggio”.

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