Fatti di Roma

ELECTION DAY, I COMUNI AL VOTO NELLA REGIONE LAZIO

Sono 11 i comuni del Lazio sopra i 15 mila abitanti che andranno alle urne il prossimo 20 e 21 settembre. In provincia di Roma il più popoloso è Albano Laziale, dove vivono 38 mila persone. I candidati per la poltrona che per dieci anni è stata del dem Nicola Marini sarà contesa dal suo erede politico, già consigliere comunale di Albano, Massimiliano Borrelli (sostenuto da Pd e da una carrellata di liste civiche). Il principale sfidante è il leghista Matteo Orciuoli, anche lui consigliere uscente, appoggiato dai tre partiti del centrodestra (Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia) e da quattro liste civiche. Per il M5s il candidato è invece il manager turistico Luca Nardi. Nella provincia della Capitale si vota anche in tre altri comuni dei Castelli – Ariccia (18mila abitanti), Genzano Romano (24 mila) e Rocca di Papa (16 mila). Sul lago di Bracciano si sceglie il nuovo sindaco di Anguillara e infine si rinnovano i vertici dell’amministrazione anche a Colleferro e Zagarolo. Quasi ovunque la vera sfida è centrodestra-centrosinistra. A Colleferro però il centrodestra andrà diviso. Il candidato di Fratelli d’Italia, Riccardo Sofi, ha trovato il sostegno della Lega, ma non quello di Forza Italia, che appoggia, insieme a due liste civiche, Mario Caciotti, politico di lungo corso del territorio. La spaccatura della destra favorisce la riconferma dell’attuale sindaco e candidato del Pd e del centrosinistra Pierluigi Sanna. Per il M5s si ripresenta invece il candidato della scorsa tornata elettorale Daniele Capuano. I pentastellati, invece, non si presentano ad Anguillara, dove alla guida del comune fino allo scorso febbraio c’era proprio un’esponente del M5s, Sabrina Anselmo, caduta a causa delle dimissioni di massa di parte dei consiglieri della sua maggioranza. La partita dunque sarà tra Angelo Pizzigallo, sostenuto da tutto il centrodestra, e Michele Cardone, candidato di Pd e centrosinistra. Anche se in realtà anche a destra una spaccatura c’è stata. Fratelli d’Italia, infatti, spingeva per la candidatura del civico ed ex presidente del consiglio comunale Sergio Manciuria. Alla fine però anche il partito di Meloni ha deciso di convergere su Pizzigallo, ma Manciuria non ha rinunciato ad essere della partita: si candida sindaco con a sostegno due liste civiche.

A Genzano è invece il centrosinistra ad essere diviso in due. L’ex sindaco dem Flavio Gabbarini si presenta con una propria lista contro la candidatura condivisa dal Pd e dal resto del centrosinistra di Carlo Zoccolotti. Per il centrodestra, invece, il candidato unitario sarà il civico (vicino a Fd’I) Luigi Rosatelli, ingegnere genzanese di 63 anni, già dirigente negli uffici tecnici di diversi comuni dei Castelli, per i 5 stelle (che qui trionfarono nel 2016, anche se la giunta guidata da Daniele Lorenzon ebbe nel 2019 lo stesso destino di quella di Anguillara) ci sarà Walter Ippolito. Ad Ariccia la situazione è quanto mai caotica. Si candidano per i diversi schieramenti il vicesindaco, un assessore e il capogruppo di maggioranza della scorsa consiliatura. Si tratta rispettivamente di Enrico Indiati, sostenuto da alcune civiche di sinistra, di Elio Tomasi, assessore al Bilancio uscente e candidato del Pd, e Gianluca Staccoli, ex capogruppo del centrosinistra che, sorpresa, diventa il candidato dell’intero centrodestra. Infine, nell’area metropolitana di Roma si vota anche Zagarolo e Rocca di Papa (dove si vota dopo la tragedia della morte nell’incendio del palazzo comunale nel giugno del 2019 del sindaco Emanuele Crestini). A Zagarolo per Pd e centrosinistra il candidato è l’attuale vicesindaco Emanuela Panzironi, mentre per il centrodestra sulla scheda ci sarà il nome di un altro componente della giunta uscente di centrosinistra, Marco Bonini, ex assessore ai Lavori pubblici. Fuori dalla città metropolitana le sfide più grosse si giocano nella provincia di Latina, dove si vota nei comuni di Fondi e Terracina, rispettivamente 33 e 44 mila abitanti. A Terracina è sfida a 6. L’attuale sindaca di centrodestra Roberta Tintari è sostenuta solo da Fratelli d’Italia e Cambiamo, mentre Lega e Forza Italia appoggiano il consigliere comunale uscente Valentino Giuliani. Per il Pd il candidato è Armando Cittarelli, che non ha però liste civiche a supporto. Presente anche il M5s con il consigliere uscente Pietro Vanni. Ai quattro si aggiunge il civico Gianfranco Sciscione e l’esponente del movimento Europa Verde Gabriele Subiaco. E la situazione di Terracina si ripropone anche a Fondi: centrodestra diviso in due con Lega e Forza Italia a supporto di Beniamino Maschietto e Fratelli d’Italia che sostiene Giulio Mastrobattista. Per il Pd (con il supporto di una civica) ci sarà Raniero De Filippis, mentre per il M5s il candidato è Giuseppe Manzo. In Ciociaria l’unico comune sopra i 15 mila abitante al voto è Ceccano. Quella sfida è tra l’uscente Roberto Caligiore, sostenuto dal centrodestra unito e da diverse civiche, e tra i due candidati di sinistra, Emanuela Piroli, storica segretaria del Pd locale, supportata da 3 civiche e Marco Corsi, con 7 liste collegate. In provincia di Viterbo si vota invece nel comune di Civita Castellana. Anche qui il centrodestra rischiava di andare diviso. In extremis però è stato raggiunto un accordo. Il candidato sarà Giampieri, consigliere comunale uscente di Fratelli d’Italia. Si contenderà lo scranno da sindaco del comune della Tuscia con Domenico Midossi, avvocato e già assessore di Civita Castellana. Solo comuni con meno di 15 mila abitanti, infine, andranno a votare nella provincia di Rieti.

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