Disabilità

DISABILITA’: PROGETTO FILIPPIDE PER ABBATTERE LE BARRIERE DEL PREGIUDIZIO

Filippide


I bambini sono tutti uguali, a prescindere da qualsiasi forma di disabilità.

Questo è l’assioma da cui parte la seconda edizione del Progetto Filippide, presentato a Palazzo Montecitorio il 26 novembre scorso e conclusosi il 1 dicembre con una grande gara podistica allo stadio Paolo Rosi, la Run for Autism. Infatti il progetto è finalizzato all’inserimento sociale dei bambini autistici, che sono circa 93 dei 165 milioni sotto i cinque anni con un ritardo di crescita.

Oltre alla corsa l’altra disciplina sportiva che è stata destinata a questi ragazzi è il nuoto, “perchè – spiega il il direttore generale del Progetto Filippide Nicola Pintus – queste attività sportive in particolare possono portare miglioramenti comportamentali negli autistici e sono in grado di contenere l’ansia e rendere la vita quotidiana meglio gestibile dalle famiglie”.

L’evento, sviluppatosi su tre giornate, ha proposto la sfilata di tutte le delegazioni di atleti, la gara di nuoto presso la piscina dell’Acquacetosa e la serata di gala della cerimonia ufficiale di apertura all’Auditorium Parco della Musica, oltre alla gara podistica di 5 km., unica in Europa destinata ai ragazzi autistici.

Questo il motivo per cui l’UNICEF ha voluto sostenere l’iniziativa, come riportato dal portavoce A.Iacomini “i ragazzi disabili devono avere gli stessi sogni dei coetanei ma soprattutto devono avere gli stessi diritti e dunque dobbiamo impegnarci a far rispettare il loro diritto a giocare, a correre, ad apprendere e sostenere le famiglie che definirei di eroi del nostro tempo, che lottano contro le situazioni più avverse”.

Nicola Pintus ha ricordato ancora come il Progetto Filippide svolga la sua attività all’interno del Comitato Italiano Paralimpico, dove è riconosciuto come Associazione Benemerita.

A chiusura della manifestazione il vicepresidente nazionale CIP nonché presidente FISDIR M.Borzacchini ha ribadito un concetto fondamentale che riguarda la patologia autistica “non sono i ragazzi a doversi adattare alla società ma la società a doversi dimensionare rispetto a loro. Lo sport è vita, aiuta nelle relazioni sociali e fornisce un segnale forte di integrazione laddove diversamente abili e normodotati gareggiano insieme”.

Padrino della manifestazione l’ex calciatore Damiano Tommasi, presidente AIC (associazione italiana calciatori) da sempre dedito ad azioni filantropiche.

Da sottolineare come questo evento nazionale patrocinato tra gli altri dal Senato della Repubblica e dal Ministero dello Sport, faccia da contraltare alla “4 miles of hope” di New York, disputatasi il 7 settembre scorso con partenza da Manhattan, che ha visto la partecipazione massiccia di più di 5000 runners.

Il 2 aprile di ogni anno dal 2007, nella giornata mondiale ratificata dall’Onu per sensibilizzare all’autismo, tutti i più significativi monumenti al mondo si tingono di blu, ma i riflettori su questa malattia sociale devono assolutamente rimanere accesi 365 giorni l’anno: solo così riusciremo a smantellare preconcetti e diffidenza e a garantire una vita normale a tutti questi bambini “diversamente intelligenti”.

Daniela Pieri

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