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DALLO SPORT ALLA VITA, ALL’UNIVERSITA’ EUROPEA IL PREMIO FAIR PLAY

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A impreziosire l’ottima stagione conclusasi col terzo posto in classifica nel Campionato di calcio degli atenei della capitale, è arrivata, per l’Università Europea di Roma, l’assegnazione del premio Fair Play. Un riconoscimento alla correttezza e allo stile degli studenti-giocatori di questa giovane università.

Il premio è stato consegnato alla squadra in occasione della Cerimonia di chiusura dei Campionati romani universitari, tenutasi presso l’Aula Master dell’Università Europea di Roma.

“Il Premio Fair Play rappresenta per noi una grande soddisfazione e ripaga del lavoro svolto dentro e fuori dal campo”, spiega Matteo Anastasi, coordinatore delle attività sportive dell’Università Europea di Roma e allenatore della squadra di calcio, vincitrice del premio. “Crediamo molto nello sport come opportunità per portare sul terreno di gioco una cultura del rispetto”. Le parole del mister ripercorrono quelle che Papa Francesco ha pronunciato tempo fa, in un suo discorso dell’ottobre 2016 ai partecipanti all’incontro promosso dal Pontifico Consiglio della Cultura su Sport e Fede. In quella circostanza il Santo Padre ha ricordato: “Nello sport, come nella vita, è importante lottare per il risultato, ma giocare bene, con lealtà è ancora più importante!”.

“L’attività sportiva – prosegue Matteo Anastasi – può davvero educare i giovani a costruire una cultura del rispetto e della condivisione”.

Fare sport significa conoscere, dialogare, incontrare, aprirsi agli altri. Se si vuole fare goal, bisogna passare il pallone al proprio compagno. Non lo si può tenere tutto per sé. E questo abitua, inevitabilmente, ad uscire dal proprio guscio e a non essere egoisti. Aiuta a costruire una sana cultura della collaborazione e del gioco di squadra.

Possiamo trasferire questa mentalità anche nella vita di tutti i giorni, facendo uno sforzo quotidiano per vincere le divisioni e collaborare in spirito di amicizia con ogni essere umano.

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