Dal Campidoglio

COMUNALI, MARCHINI E IL SUO PROGRAMMA DA 101 PUNTI PER ROMA

MARCHINI


Il candidato sindaco di Roma, Alfio Marchini, ha presentato oggi presso la sede della stampa estera il suo programma definendolo come “l’agenda del fare 2016/2021”, contraddistinto dallo slogan “Io amo Roma” e con l’evidente l’obiettivo di rendere la Capitale “aperta, coesa, sostenibile e competitiva”, sfruttando ed ideando il “primo piano strutturale della città” comprendente 101 punti, dove hanno contribuito alla redazione volontari, centri studi e gruppi territoriali che con si sono focalizzati nella risoluzione dei problemi con proposte serie e attuabili nell’immediato per “rimettere in moto, da subito” la città e renderle di nuovo “dignità, orgoglio e rango che le sono propri in quanto Capitale d’Italia, centro della cristianità e culla della civiltà moderna”.

Roma ha bisogno di attenzioni costanti. Di un impegno a tempo pieno. Di donne e uomini pronti a mettere in campo esperienza, concretezza e impegno”, si legge nell’introduzione del documento di circa 130 pagine. Il candidato continua spiegando come abbia in mente “una strategia di ampio respiro, un progetto condiviso che abbia al centro Roma e che coinvolga associazioni, istituzioni, donne e uomini animati da sano spirito civico. Senza un forte patto con la cittadinanza non esiste un’amministrazione al mondo in grado di risolvere i problemi”, sottolineando come la sua possibile gestione della capitale abbia l’intenzione di ridurre la distanza tra le istituzioni e i cittadini, soprattutto mettendo le prime al servizio dei secondi.

La Capitale “ha la necessità e l’ambizione di promuovere una stagione di grande sviluppo, che deve avere però caratteristiche ben precise” quindi senza dimenticare l’enorme valore del nostro patrimonio archeologico e valorizzando le buone iniziative sul territorio, agevolando la vita di tutti i giorni dei cittadini con miglioramenti alle infrastrutture cittadine attraverso il recupero di “buone pratiche già sperimentate” e con uno sguardo verso l’estero per importante modelli funzionanti e programmare così il futuro in maniera tale da favorire “il recupero del decoro urbano tanto nel centro storico quanto nelle periferie”; il “risanamento delle società municipalizzate”, con “il miglioramento della qualità dei servizi e puntuali metodi di controllo affidati anche ai cittadini grazie alle tecnologie digitali” coinvolgendo quanti più attori sociali possibili che aumenti il valore delle iniziative.

 

Pietro Proietti

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