Fatti di Roma

CGIL: NO ALLA CHIUSURA DI MEDICINA SOLIDALE

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Medicina Solidale non deve chiudere. Lo hanno chiesto ieri la Camera del Lavoro e lo Spi Cgil, in una lettera inviata al presidente del Municipio VI, Roberto Romanella, e all’assessore per le politiche sociali, Francesca Filipponi.

“Come è noto – si legge nella lettera – medicina solidale, grazie all’attività volontaria di medici, operatori sociali e sanitari, infermieri, svolge dal 2004 una funzione sociale e sanitaria essenziale. Migliaia di poveri, anziani, migranti minori ricevono a titolo assolutamente gratuito assistenza sanitaria a cui per motivi diversi, soprattutto di carattere economico, non avrebbero altrimenti accesso”.

“Sembra che esistano problemi per regolarizzare la concessione dei locali – precisa Luigi Cocumazzo, segretario Generale della Camera del Lavoro Cgil Rieti Roma Eva – ma il comune e il municipio non possono per questioni di questo tipo interrompere un’esperienza che ha avuto meriti e riconoscimenti dalla comunità scientifica e dal mondo laico e cattolico. Si possono trovare le giuste soluzioni”.

“Serve uno scatto di sensibilità e capacità di scelte amministrative; la povertà a Roma, specialmente in periferie degradate, come a Tor Bella Monaca, è fortemente aumentata. In Italia sono quasi 12 milioni, anziani e famiglie, che rinunciano alle cure”, conclude Gabriella Venezia Segretaria Generale dello Spi Cgil Rieti Roma Eva.

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