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ALLARME DELLA LORENZIN: “TRA I GIOVANI SEMPRE MENO PERCEZIONE DEL RISCHIO AIDS”

lorenzin


“I dati ci preoccupano per il trend che puo’ esserci nel prossimo futuro. Se facciamo un paragone con gli anni Ottanta, ci troviamo evidentemente in una situazione molto diversa, pero’ abbiamo registrato un incremento dell’Aids e delle malattie sessualmente trasmissibili. Un incremento dovuto, nella maggior parte dei casi, a un abbassamento della percezione del rischio e quindi con comportamenti non corretti, non protetti, che portano all’insorgenza di malattie in alcuni casi gravissime e in altri di malattie delle quali non avevamo piu’ contezza, penso alla sifilide e alla gonorrea”, queste sono le parole che ha scelto il ministro della salute, Beatrice Lorenzin, questa mattina in occasione per presentare la campagna di comunicazione per la lotta contro l’AIDS, “con l’HIV non si scherza, proteggi te stesso e gli altri”, alla vigilia della giornata mondiale di sensibilizzazione prevista per il primo dicembre.

“Noi dobbiamo rialzare immediatamente il livello di attenzione rispetto a queste malattie – ha aggiunto Lorenzin – che sono uno degli elementi principali per un corretto stile di vita e per guadagnare salute”. A chi le chiedeva un commento sul dato che indica un aumento dell’eta’ media in cui viene fatta la diagnosi di Hiv, il ministro ha risposto, “prima c’era un’attenzione maggiore e quindi si ricorreva si test, e a noi arrivavano persone che avevano contratto l’HIV, ma non avevano ancora l’AIDS in forma conclamata. Oggi purtroppo ci arrivano pazienti, anche molto giovani, che hanno gia’ l’AIDS conclamato, con tutto cio’ che questo comporta dal punto di vista della terapia. E’ molto meglio poter intercettare il paziente prima che la malattia di manifesti nella sua interezza, per poter intervenire con i nuovi farmaci e avere quindi una vita migliore. La prevenzione resta l’unico strumento, la consapevolezza dei fattori di rischio e che la malattia non e’ scomparsa, e l’unico modo che si ha veramente e’ quello di proteggersi”.

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