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50° MESSA IN ITALIANO: IL 27/ 2 CONVEGNO “UNITI NEL RENDIMENTO DI GRAZIE” DA OPERA DON ORIONE, VICARIATO DI ROMA E PONTIFICIO ISTITUTO LITURGICO

don orione paolo vi


Venerdì prossimo, 27 febbraio 2015, alle ore 18 presso il teatro Orione, Via Tortona 3 a Roma, si terrà il convegno “Uniti nel rendimento di grazie” promosso dall’Ufficio liturgico del Vicariato di Roma, dall’Opera Don Orione e dal Pontificio Istituto Liturgico di Roma per ricordare il 50 anniversario della prima messa in lingua italiana celebrata dal beato Paolo VI il 7 marzo 1965 nella parrocchia orionina di Ognissanti.

I lavori saranno introdotti dai saluti di DON FLAVIO PELOSO, superiore generale della Piccola Opera della Divina Provvidenza (Don Orione) e da MONS. GIUSEPPE MARCIANTE, vescovo ausiliare di Roma Est, e gli interventi di MONSIGNOR FRANCESCO PIO TAMBURRINO, arcivescovo metropolita emerito di Foggia-Bovino, su “Tradizione e rinnovamento nel paragrafo 23 della Costituzione liturgica Sacrosanctum Concilium”; da MONS. PIERO MARINI, presidente del Pontificio Consiglio per i congressi eucaristici internazionali, che terrà una relazione su “La lingua parlata, strumento di comunione nel dialogo dell’assemblea liturgica”; di DON FRANCESCO MAZZITELLI, parroco di Ognissanti, che parlerà della “Formazione liturgica dei laici”. Chiuderà il salesiano PADRE JORDI PIQUÉ, presidente del Pontificio Istituto liturgico, mentre modereràPADRE GIUSEPPE MIDILI, direttore dell’Ufficio liturgico diocesano.

Era il 7 marzo 1965 quando il beato Papa Paolo VI, nel 25° della morte di san Luigi Orione, celebrò la prima Messa in lingua italiana della storia nella parrocchia di Ognissanti in via Appia Nuova. «Si inaugura, oggi – disse il Pontefice durante l’omelia –, la nuova forma della Liturgia in tutte le parrocchie e chiese del mondo, per tutte le Messe seguite dal popolo. È un grande avvenimento, che si dovrà ricordare come principio di rigogliosa vita spirituale, come un impegno nuovo nel corrispondere al grande dialogo tra Dio e l’uomo».

“Questo breve Convegno di pastorale liturgica – ha dichiarato Don Flavio Peloso – è stato pensato per dare risonanza di riflessione alla scelta di Papa Francesco di evidenziare il 50° della prima Messa della riforma liturgica celebrando proprio nel giorno e nel luogo in cui Paolo VI celebrò 50 anni fa. I contenuti del Convegno aiuteranno ad attualizzare le ragionidella riforma liturgica di ieri e l’impegno di fedeltà liturgica di oggi”.

Da parte sua, Giuseppe Midili, direttore dell’Ufficio liturgico diocesano,  «Il convegno di venerdì offrirà diversi spunti di riflessione sulle motivazioni che spinsero i vescovi del Concilio a introdurre la lingua parlata nella liturgia. Uno degli obiettivi principali della riforma liturgica era infatti la partecipazione piena, attiva e consapevole alla liturgia, perché i fedeli uscissero dall’atteggiamento di spettatori muti ed estranei. In questo senso – spiega – il cambiamento è stato epocale e ha segnato una svolta”.

romasociale.com

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