Fatti di Roma

UNA STRADA DEL GHETTO INTITOLATA A ELIO TOAFF. RAGGI: “HA SEGNATO LA STORIA DELLA CITTÀ”

Via del Tempio, la strada che dal portico D’Ottavia, la piazza centrale del ghetto ebraico di Roma, porta alla sinagoga della Capitale, da oggi sarà via Elio Toaff, l’uomo che per 50 anni come rabbino capo ha guidato la comunità ebraica romana.

Una giornata di festa per gli ebrei romani che in tanti hanno partecipato questa mattina alla cerimonia d’intitolazione. Presenti il successore di Toaff, Riccardo Di Segni, la sindaca di Roma Virginia Raggi, il vicesindaco Luca Bergamo, la presidente della comunità ebraica Ruth Dureghello, il figli e la famiglia di Toaff, la presidente del I Municipio Sabrina Alfonsi e il presidente della comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi.

“È una giornata storica – ha detto la sindaca – non solo per la comunità ma per la città di Roma. Una persona che ha segnato la nostra storia in maniera indelebile. Una uomo che ha attraversato tutte le fasi del 900, dalla tragedia delle leggi razziali alle persecuzioni fino a diventare dopo la guerra rabbino capo della comunità ebraica di roma”. “Con il suo esempio e con la sua apertura mentale – ha aggiunto Raggi – ha influenzato tutti noi. La prima cittadina ha poi ricordato “l’abbraccio storico con il Papa nella sinagoga come simbolo massimo di un cambiamento di prospettiva di queste due religioni, quando Giovanni Paolo II disse ‘Voi siete i nostri fratelli maggiori’. È un simbolo che ci aiuta a ricordare da dove veniamo, un segno da cui ripartire per far sì che Roma indichi la strada per il dialogo interreligioso e la solidarietà, dobbiamo ripartire da qui”.

Per la presidente della comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello “Quella di oggi è una giornata di festa. Il nostro rabbino capo è stato un grande italiano, una guida per tutti noi”. Mentre il rabbino Di Segni ha fatto notare come: “A roma ci sono molte strade dedicate a Papi, 15 ai cardinali, ma non c’è stata mai una strada dedicata a un rabbino. La giornata di oggi è una svolta. Il rabbinato di Toaff ha segnato un secolo”. “Accanto al coraggio Elio Toaff aveva la simpatia umana di un uomo seducente. Io penso che oggi abbiamo bisogno di gente così. Elio Toaf resterà per tutti”, ha sottolineato invece Riccardi.

Un Toaff più intimo è stato invece ricordato dal figlio Ariel: “Quando noi figli eravamo in difficoltà, qualunque tipo di difficoltà, lui era il primo al nostro fianco per aiutarci e farci superare quel momento”. Dopo gli interventi la sindaca ha scoperto la targa, mentre i bambini delle scuole del ghetto hanno intonato “Gam gam”, la canzone tradizionale ebraica tratta dal Salmo 23 che gli ebrei cantano durante lo Shabbat, diventata anche simbolo della Shoah

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