Angolo della Salute

UN VOLUME PER RACCONTARE LA STORIA DELL’OSPEDALE BAMBINO GESÙ

L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù nasce da un regalo. Quello di quattro bambini che, il 25 febbraio 1869, donano alla madre, per il suo compleanno, il loro “dindarolo”, il salvadanaio nel quale custodiscono i propri risparmi. Vogliono esaudire un suo desiderio: dare un ricovero ai piccoli malati di Roma che non possono permettersi cure adeguate.

La donna è la duchessa Arabella Fitz-James Salviati, e il tenero gesto dei suoi figli è il seme che farà fiorire l’iniziativa della famiglia: il 19 marzo dello stesso anno apre a Roma il più antico ospedale pediatrico d’Italia. Il cammino di questa prima struttura pediatrica italiana, da Pio IX, che benedì l’opera e il nome del “Bambino Gesù”, a Pio XI, che ne accettò il dono, fino a papa Francesco, che ne ha delineato il futuro, è ora narrato nel volume di Andrea Casavecchia “L’ospedale dei bambini. 1869-2019 Una storia che guarda al futuro” (Rizzoli, pp. 272, euro 18), che – dalla prefazione della presidente Mariella Enoc – ricostruisce “la storia di una comunità di cura unica nel suo genere, caratterizzata fin dall’inizio dalla tensione verso la solidarietà e verso l’eccellenza”.

La prima sede è in una semplice stanza al numero 12 di via delle Zoccolette, sulla sponda sinistra del Tevere; la cura dei bimbi è affidata a due soli medici e la gestione dell’accoglienza alle suore Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli. Circa vent’anni più tardi l’ospedale si trasferisce al Gianicolo, occupando parte del convento di Sant’Onofrio, e nel 1924 è donato al Papa per dare continuità e stabilita a una struttura diventata nel frattempo ampia e importante.

Ma la storia dell’ospedale non si limita ai rapporti tra benefattori, medici, pazienti e Chiesa; essa si intreccia infatti con quella del nostro Paese – i primi anni dell’Unità d’Italia, i Patti lateranensi, le due guerre mondiali – e con l’evolversi della medicina: la trasformazione della pediatria, la riforma del Servizio sanitario nazionale, l’internazionalizzazione della comunità scientifica, l’umanizzazione delle cure… Oggi la comunità del Bambino Gesù guarda al domani come ospedale dei figli del mondo, coniugando ricerca scientifica e assistenza sanitaria con l’attenzione alla persona e l’impegno nella cooperazione internazionale. Grazie al racconto accurato e coinvolgente di Andrea Casavecchia, il volume porta dunque alla scoperta di una delle eccellenze assolute del nostro Paese, la cui vicenda parla della nostra storia e, al contempo, proietta nel futuro.

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