Fatti di Roma

UN ALBERO PER STEFANO CUCCHI DAVANTI A TRIBUNALE DI ROMA, SIMBOLO DELLA GIUSTIZIA

Un albero per Stefano Cucchi, nell’ambito del “VI Memorial Stefano Cucchi”, è l’iniziativa voluta dalla sorella Ilaria in occasione dell’undicesimo anniversario della morte di Stefano, il geometra ucciso 11 anni fa mentre si trovava in custodia cautelare. Questa mattina, in via Lepanto a Roma, di fronte al tribunale, è stato piantato un abete e apposta una targa. Presenti alla cerimonia Sabrina Alfonsi, presidente del I Municipio e Ilaria Cucchi. “La nostra famiglia all’inizio era sola e oggi non lo è più. Il posto che abbiamo scelto per la piantumazione non è casuale, ma è simbolo di giustizia, di fronte al tribunale”, ha detto Ilaria Cucchi durante la cerimonia commemorativa.

“Mio fratello Stefano 11 anni fa moriva anche di giustizia, soprattutto di giustizia. Di giustizia i miei genitori si sono ammalati. La mia famiglia ha pagato, anche i miei figli. Ma poiché mi piace essere sempre positiva, voglio trovare un senso a quello che accade e la giustizia che ci ha costretto ad anni di processi sbagliati, oggi sta facendo qualcosa – ha aggiunto -. Ho capito che quando abbiamo di fronte persone serie e con la schiena dritta, che non guardano in faccia a nessuno, possiamo avere una grande speranza. Abbiamo pagato un prezzo troppo caro, la giustizia dovrebbe camminare da sola”, ha concluso Ilaria Cucchi. “Quando ci è stato chiesto di fare questa piantumazione siamo stati orgogliosi e onorati”, ha aggiunto Sabrina Alfonsi, presidente del I municipio Roma, intervenendo alla cerimonia.

“Ilaria è una delle molte donne che ha scelto di rinunciare al suo dolore privato per farlo diventare la giustizia di tutti. Questo passaggio è fondamentale. Se lei ha scelto di farlo diventare pubblico, noi ci sentiamo la responsabilità di prendere questa scelta e portarla avanti. Questa piantumazione non è solo memoria – ha spiegato – ma vuole mantenere la testa alta sullo stato di diritto che siamo e vogliamo essere. Questa targa, passando davanti, ci deve far pensare, quello che viene rivendicato è che lo stato di diritto faccia lo stato di diritto, che la giustizia faccia la giustizia. Non vogliamo le ingiustizie e che queste vengano fatte dallo stato è una cosa che non può essere tollerata”, ha concluso Alfonsi.

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