Fatti di Roma

TORNA AL MAXXI IL FESTIVAL DELLA SALUTE MENTALE

lo spiraglio


Un film per sviscerare attraverso l’arte cinematografica il tema della salute mentale. Tre giornate, dal 4 al 6 maggio, per selezionare le pellicole migliori. Torna al Maxxi, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo, “Lo Spiraglio – FilmFestival della salute mentale”, con una ottava edizione che conferma il successo di una rassegna nata da un’idea ambiziosa: raccontare il mondo della salute mentale nelle sue molteplici varieta’ attraverso il cinema e avvicinare un vasto pubblico alla complessa tematica, permettendo a chi produce audiovisivi, dedicati o ispirati all’argomento, di mettere in evidenza risorse creative e qualita’ del prodotto.

I termini per presentare le opere da candidare, con iscrizione gratuita, scadono il prossimo 12 marzo. Organizzato da ASL Roma 1 – Dipartimento saluteMentale e Roma Capitale, in collaborazione con la Fondazione MAXXI, l’evento di corti e lungometraggi ha premiato, nelle edizioni passate, artisti del calibro di Paolo Virzi’, Sergio Rubini, Sergio Castellitto, Carlo Verdone, Alba Rohrwacher, Marco Bellocchio e Giulio Manfredonia.

Il bando e’ gratuito e aperto ai lavori realizzati sia dai centri di produzione integrata (centri che lavorano sul disagio psichico) che dai videomaker ed e’ diviso in una sezione dedicata ai cortometraggi (durata max 30′) e una riservata ai lungometraggi (oltre i 30′). La partecipazione e’ aperta a tutti i generi (fiction, documentario, animazione, ecc.), purche’ l’opera tratti il tema della salute mentale, in modo esplicito o simbolico, con risultati validi e originali. Tutta la documentazione per partecipare al festival e’ scaricabile dal sito ufficiale.

Una giuria composta da addetti ai lavori appartenenti all’ambito sociale, psichiatrico e cinematografico assegnera’ il Premio “Fausto Antonucci” di 1.000 euro al miglior cortometraggio e il Premio “Jorge Garcia Badaracco – Fondazione Maria Elisa Mitre” di 1.000 euro al miglior lungometraggio. E’ prevista l’assegnazione di un Premio Speciale all’opera considerata particolarmente significativa per il tema e per la modalita’ con cui e’ stato trattato l’argomento.

Il festival, inoltre, assegnera’ il Premio Lo spiraglio Fondazione Roma Solidale Onlus a un personaggio particolarmente significativo del mondo cinematografico che abbia raccontato vita, sentimenti ed emozioni di persone e gruppi legati al mondo della salute mentale.

“Quando si organizza un festival di cinema su temi particolari e molto specifici – spiega il direttore artistico del Festival, Franco Montini -, il rischio e’ quello di esaurire tutta la produzione sull’argomento in brevissimo tempo e ritrovarsi progressivamente a dover affrontare problemi di rifornimento insufficiente. Era questo cio’ che piu’ temevo, quando, nel 2013, mi e’ stato proposto di occuparmi della direzione artistica de Lo Spiraglio. Ebbene, la mia paura si e’ dimostrata assolutamente infondata. Di anno in anno il numero di film, cortometraggi e lungometraggi, documentari e fiction che si iscrivono al nostro concorso e’ in costante crescita, sia dal punto di vista quantitativo, che qualitativo”.

“L’impressione- prosegue Montini- e’ che il tema della salute mentale e del disagio psichico, sempre piu’ frequentemente, sia un argomento al centro dell’interesse dei cineasti di tutto il mondo. Forse il tramonto delle certezze consolidate, lo sfarinamento delle ideologie, l’eclissi dei valori etici e morali, la crisi economica stanno provocando, anche nella sfera privata e intima, un terremoto che gli autori piu’ attenti e sensibili avvertono il bisogno di raccontare. Sta di fatto che il compito di selezionare il contenuto numero di film, che, per oggettive ragioni di spazio, Lo Spiraglio puo’ proporre al pubblico in tre giorni, diventa sempre piu’ complicato, costringendo la nostra variegata commissione a dolorose rinunce”.

Il direttore scientifico del festival, Federico Russo, racconta: “Lavoro in un centro di salute mentale e in un centro diurno a due passi dalla stazione Termini. Abbiamo tanto da fare, gente per strada, ragazzi inafferrabili che piu’ stanno male e piu’ fuggono, rifugiati, e ‘tanta matteria’, come mi disse una volta Vittorio Gassman che avrei voluto sul set di un piccolo film sul Santa Maria della Pieta’ nei primi anni ’90. Produrre salute mentale non e’ equivalente a curare. Comprende la cura ma va oltre. Per produrre salute mentale si deve guardare lontano, non solo a chi soffre ma a chi gli sta accanto. E poi ancora oltre. E soprattutto, guardarsi”.

Il cinema – spiega Russo –ha raccontato la follia dei sani e la salute dei folli. Ha consegnato ad un ‘pizzico di follia’ un riconoscimento. Non possiamo affidare la salute mentale soltanto ai farmaci e alle istituzioni private. Il servizio pubblico ha il dovere di utilizzare tutte le risorse possibili per garantire la salute dei propri cittadini. Ha il dovere di curare le persone e i luoghi. E Lo Spiraglio, che pure e’ servizio pubblico, ha il dovere di diffondere la cultura della salute mentale a livello popolare e di riportare nei servizi i bisogni di salute dei cittadini, raccontati, sognati, immaginati da loro stessi. E’ solo un contenitore. E il contenuto siete voi, che siete i benvenuti”.

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