Fatti di Roma

TASK FORCE DEI CARABINIERI PER LA MOVIDA DI ROMA NORD: 1 ARRESTO E 5 DENUNCIATI

CARABINIERI PARIOLI


Nel fine settimana, una task foce dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno passato al setaccio le strade della movida dei quartieri Parioli, Salario-Trieste e piazza Bologna per scongiurare eventuali fenomeni di illegalità diffusa.

Decine di Carabinieri della Compagnia Roma Parioli, del Nucleo Radiomobile di Roma, del Gruppo Tutela del Lavoro e del Nucleo Antisofisticazione e Sanità sono stati dispiegati nei punti sensibili delle zone sotto esame.

Un cittadino Nigeriano di 23 anni è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti: il ragazzo è stato sorpreso nel cuore della movida di piazza Bologna in possesso di uno zaino al cui interno aveva nascosto un involucro in cellophane contenente 600 gr. circa di marijuana pronta per essere smerciata.

Delle 5 persone denunciate a piede libero, invece, in 2 devono rispondere di furto, 2 di guida sotto effetto di sostanze alcoliche e 1 di guida senza patente (quest’ultimo, peraltro, recidivo, visto che gli era stata contestata la stessa infrazione a Marzo del 2017).

I Carabinieri hanno posto particolare attenzione alle comitive di giovani, perlopiù minorenni, che si radunano con le loro Microcar per scambiarsi “dritte” su come modificare i veicoli e renderli più performanti, ma allo stesso tempo più pericolosi per la loro incolumità e quella degli altri utenti della strada.

Il bilancio è di 3 quadricicli sequestrati poiché sottoposti a modifiche costruttive non riportate sul Certificato di Idoneità Tecnica e di un ragazzo minore di 16 anni sanzionato ai sensi del Codice della Strada poiché sorpreso a trasportare a bordo della sua Microcar un’altra persona. Anche in questo caso il quadriciclo è stato sequestrato.

Particolarmente intensi i controlli scattati negli esercizi commerciali: i Carabinieri ne hanno sanzionati amministrativamente 5, tra bar e ristoranti, per complessivi 8.400 euro. Le irregolarità riscontrate vanno dalla mancata attuazione del piano di autocontrollo HACCP alle precarie condizioni igieniche (uno degli esercizi è stato segnalato all’ASL competente per la proposta di chiusura attività), alla mancata esibizione delle tabelle alcolemiche obbligatorie fino all’impiego di lavoratori in nero.

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