Religioni

“SOSTIENI I PRETI CON UN’OFFERTA”, CAMPAGNA CEI PER RACCOGLIERE AIUTI

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“Sostieni i preti con un’offerta”. Da oggi, XXX Giornata nazionale per il sostentamento dei sacerdoti diocesani, torna la campagna di comunicazione Cei per raccogliere le offerte da destinare ai sacerdoti diocesani che da trent’anni non ricevono lo stipendio allo Stato.

Protagonista degli spot, pianificati su stampa, web e tv, – informa il Servizio per la Promozione del sostegno economico alla Chiesa Cattolica – don Diego Conforzi, giovane parroco romano di S.Ugo, seguito nella sua giornata tipo per illustrare il grande impegno quotidiano dei sacerdoti. Tra i 35mila preti diocesani, nella capitale don Roberto Cassano, parroco di San Paolo della Croce a Corviale e don Maurizio Mirilli, parroco del SS.Sacramento a Tor de’ Schiavi. Due parroci, in prima linea in periferie in cerca di riscatto sociale, che hanno accolto con entusiasmo il Papa in visita pastorale.

“Domenica 25 novembre, dedicata a Cristo Re, – ricorda ancora il Servizio per la Promozione del sostegno economico alla Chiesa Cattolica della Cei – è la Giornata nazionale di sensibilizzazione delle offerte che ricorda ai fedeli il loro valore ecclesiale e sociale. Si celebra nelle parrocchie italiane da 30 anni ed in questa edizione le locandine reciteranno ’78.289 fedeli sono insieme ai sacerdoti, con le famiglie, i giovani, gli ultimi. Sostieni anche tu i sacerdoti con un’offerta’”. Dati alla mano, si ricorda che l’anno scorso, 78.289 fedeli hanno effettuato una donazione per il sostentamento dei sacerdoti diretta all’Istituto Centrale Sostentamento Clero (ICSC).

“Non molte – rileva ancora il Servizio Cei per la Promozione del sostegno economico alla Chiesa Cattolica – se paragonate al numero dei cattolici italiani, ma offerte comunque molto preziose in quanto rappresentano uno strumento perequativo e di solidarietà nazionale, scaturito dalla revisione concordataria del 1984, per sostenere l’attività pastorale dei 35mila sacerdoti diocesani. Da 30 anni non ricevono più uno stipendio dallo Stato ed è responsabilità di ogni fedele partecipare al loro sostentamento, anche attraverso queste offerte. Nel 2017 sono state raccolte 102.820 offerte, per un totale di 9.609.811,21 euro”. “È tempo di guardare ai sacerdoti non come a persone che possono fare tutto, ma a ministri dei sacramenti e annunciatori del Vangelo che hanno bisogno della vicinanza e dell’affetto delle comunità che servono. E che sono affidati ai fedeli per il sostentamento – afferma Matteo Calabresi, responsabile del Servizio Promozione Cei per il sostegno economico alla Chiesa-. Anche papa Francesco ci ricorda l’importanza di questa vicinanza ai nostri preti. L’offerta è un contributo speciale, da introdurre stabilmente nella nostra vita cristiana, ripetendolo qualche volta l’anno, perché ci incammina su una nuova strada di comunione con la Chiesa. Basterà anche un piccolo importo, ma donato in tanti, perché raggiunga tutti i preti diocesani in Italia, non soltanto il nostro”.

Nello spot per chiedere il sostegno ai sacerdoti diocesani si invita a donare attraverso il sito insiemeaisacerdoti.it, che raccoglie anche le storie dei preti che dedicano la vita al prossimo. Gli spot, in formato web, verranno promossi anche sulla pagina Facebook www.facebook.com/insiemeaisacerdoti che racconta la missione dei sacerdoti attraverso storie vere, presentate ogni mese nello spazio “Insieme a don” con foto, interviste, documentari. La campagna, portata avanti anche sulla stampa cattolica, sarà on air fino al 31 dicembre. “Nel consuntivo relativo al 2017, – fa sapere la Cei dati alla mano – il fabbisogno complessivo annuo per il sostentamento dei sacerdoti è ammontato a 538,8 milioni di euro lordi, comprensivi delle integrazioni nette mensili ai sacerdoti (12 l’anno), delle imposte Irpef, dei contributi previdenziali e assistenziali e del premio per l’assicurazione sanitaria. A coprire il fabbisogno annuo provvedono: per il 17,3% in prima battuta gli stessi sacerdoti, grazie agli stipendi da loro percepiti (per esempio quali insegnanti di religione o per il servizio pastorale nelle carceri e negli ospedali); per il 7,5% le remunerazioni percepite dagli enti presso cui prestano servizio pastorale (parrocchie e diocesi). Il resto è coperto per il 7,4% dalle rendite degli Istituti diocesani per il sostentamento del clero, per il 67,8% dall’Istituto Centrale Sostentamento Clero attraverso le offerte deducibili per il sostentamento del clero e con una parte dei fondi derivanti dall’8xmille”.

“Sono stati quasi 35mila i sacerdoti secolari e religiosi a servizio delle 226 diocesi italiane: 31.409 hanno esercitato il ministero attivo, tra i quali 394 sono stati impegnati nelle missioni nei Paesi del Terzo Mondo come fidei donum, mentre 3.048 sacerdoti, per ragioni di età o di salute, sono stati in previdenza integrativa”, fa sapere ancora il Servizio Promozione Cei per il sostegno economico alla Chiesa nel ricordare che l’offerta è deducibile: “Il contributo è libero. Queste offerte sono deducibili dal proprio reddito complessivo, ai fini del calcolo dell’Irpef e delle relative addizionali, fino ad un massimo di 1032,91 euro annui. L’offerta versata entro il 31 dicembre di ciascun anno può essere quindi indicata tra gli oneri deducibili nella dichiarazione dei redditi da presentare l’anno seguente. Conservare la ricevuta del versamento per i successivi cinque anni solari”.

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