Fatti di Roma

SOLIDARIETA’, INAUGURATA CASA SOPHIA PER FAMIGLIE CON BAMBINI OSPEDALIZZATI

CASA MARIA SOPHIAUna storia che fa venire i brividi, quella di Maria Sophia, una bimba di quattro anni venuta a mancare a causa di un tumore. Un episodio terribile che rimarrà impresso nelle menti e nei cuori di tutti coloro che varcheranno la soglia della casa di accoglienza, gestita da U.N.I.T.A.L.S.I, che porta il suo nome.

Casa Sophia, inaugurata oggi in via della Pineta Sacchetti 229L, è dedicata a lei.

È la terza casa gestita da U.N.I.T.A.L.S.I sul territorio romano, dopo Casa Giovanni Paolo II, sempre vicino al Gemelli e Casa Bernadette, che invece ospita le famiglie dei bambini ricoverati all’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù.

Durante la malattia di Maria Sophia la famiglia ha alloggiato a Casa Bernadette: molto spesso, infatti, i processi di cura dei bambini prevedono lunghi percorsi che portano le famiglie ad allontanarsi da casa anche per mesi interi.

Considerando che il 28% dei pazienti ricoverati in regime ordinario provengono da altre Regioni (Campania 2%, Puglia 14%, Calabria 13%) ed il 12% sul totale dei ricoverati sono pazienti di origine straniera, è facile capire quante difficoltà possano incontrare le famiglie.

Il Progetto Bambini dell’U.N.I.T.A.L.S.I , al suo 10° anno di vita, ha come obiettivo, come recita lo slogan, di “donare una casa e una famiglia laddove la propria casa e la propria famiglia sono lontane”.

In tutta Italia le case accoglienza dell’UNITALSI sono nove: 3 a Roma, 2 a Genova, 1 a Perugia, 1 a Bari, 1 a Padova e 1 a San Giovanni Rotondo.  In ciascuno di questi alloggi,  l’U.N.I.T.A.L.S.I.,  ha ricreato un ambiente familiare e lo ha dotato di ogni confort e, specialmente, del calore e della solidarietà dei volontari.

Le richieste di ospitalità, provenienti da tutta Italia, sono convogliate al Numero Verde 800 062 026, dove i volontari, preparati con adeguati corsi di formazione, si alternano.

Francesca Vettori

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