SICUREZZA: A ROMA PREOCCUPANTI DATI SU OMICIDI, RAPINE E BABY PROSTITUZIONE
E’ una città allo sbando.
Criminalità organizzata, tempi processuali lunghissimi e degrado ambientale sempre più crescenti fanno di Roma la capitale del dissesto.
15 rapine ogni giorno, 450 in più rispetto al 2013, per un totale di 5.453 annue. Mille e 76 giorni per ottenere una sentenza.
Sono questi i preoccupanti dati emersi dall’analisi sull’attività dei magistrati del distretto della capitale diffusi in occasione dell’inaugurazione del nuovo anno giudiziario.
Cresce anche la prostituzione minorile e la pedopornografia: in un anno si è passati, infatti, da 290 casi a 398. In aumento per questi reati anche le richieste di custodia cautelare che passano dai 317 casi del 2012 ai 500 del 2013.
Preoccupante anche il picco dei delitti contro la libertà sessuale e lo stalking, caratterizzati da violenza sulla persona. 7.295 procedimenti iscritti dal gruppo specialistico della procura portano mostrano una crescita del 33% rispetto all’anno passato.
La città eterna, da sempre meta privilegiata per i turisti, è ora destinazione gradita per la criminalità organizzata, che si è già ben radicata nel territorio.
Come spiegato, infatti, dal presidente della Corte d’Appello di Roma, Catello Pandolfi, a Roma e nel Lazio le mafie si occupano soprattutto di “riciclaggio di capitali illecitamente accumulati” e di “investimento in attività imprenditoriali”, ma “la necessità di mimetizzarsi per infiltrarsi nel tessuto economico induce poi le organizzazioni mafiose ad instaurare stabili relazioni con imprenditori, professionisti, esponenti del mondo finanziario ed economico di cui si avvalgono per stipulare affari e realizzare investimenti, alimentando così quel circuito di relazioni che potenzia la loro operatività”.
Preoccupante anche l’aumento degli omicidi. A Roma nel 2013 si è assistito a 27 omicidi volontari, a 7 preterintenzionali e a 107 tentati omicidi.
Giuseppe Pallotta
