Angolo della Salute

SI CHIUDE DOMANI A ROMA IL 106° CONGRESSO NAZIONALE DELLA SOCIETA’ ITALIANA DI ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA

Proseguono ancora oggi e domani a Roma i lavori del 106° congresso nazionale della Società italiana di ortopedia e traumatologia, (Siot) che si chiuderà sabato 11 novembre.
Numerose le sessioni scientifiche previste nelle ultime giornate del congresso e rivolte a fare il punto sullo stato dell’arte e i progressi scientifici nell’ambito dell’ortopedia e traumatologia: la chirurgia robotica e navigazione nella chirurgia protesica di anca e ginocchio, una pratica medica di precisione, accurata e personalizzata, che permette di eseguire operazioni chirurgiche tramite un robot semi autonomo, in grado di eseguire manovre comandate.
In Italia al momento abbiamo la disponibilità di circa 160 robot; il ruolo delle tecniche innovative di ortobiologia che comprende tutti quei trattamenti non chirurgici con procedure minimamente invasive, dalle infiltrazioni con farmaci anti infiammatori e acido ialuronico, all’utilizzo di cellule staminali mesenchimali e Plasma ricco di piastrine (Prp) per trattare principalmente artrosi da lievi a moderate.
“Un aspetto importante del congresso di quest’anno- intervengono i presidenti del congresso, Pasquale Farsetti Carmelo D’Arrigo- è l’introduzione nel programma di due tavole rotonde, una dedicata alla parità di genere organizzata in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità e Medicina di Genere della Siot e l’altra dedicata alla professione dell’ortopedico per affrontare il tema dell’evoluzione dell’atto medico e quelle problematiche medico-legali che possono condizionare e scoraggiare i medici neo laureati a scegliere alcune specialità tra cui l’ortopedia, oltre al pronto soccorso e le chirurgie in generale”.
“L’obiettivo di quest’ultima tavola rotonda- aggiungono- è favorire nei giovani una rinnovata fiducia e passione verso l’ortopedia e la traumatologia affrontando i problemi dal punto vista medico scientifico e cercando le migliori soluzioni grazie all’aiuto di esperti istituzionali, giudici e avvocati”. L’incontro istituzionale di sabato 11 novembre, alle ore 11, dal titolo ‘Professione Ortopedico: branca chirurgica ad alto rischio medico-legale! Rimane ancora attrattiva? Ruolo ed evoluzione dell’atto medico’, rivolto agli specialisti più giovani e ai medici in formazione specialistica per un confronto sulla professione dell’ortopedico e una riflessione sul ruolo e l’evoluzione dell’atto medico, vedrà gli interventi di personalità del mondo istituzionale e legale.
“Ci troviamo in un momento di grande crisi della nostra professione- sottolinea il presidente Siot e direttore Uoc ortopedia e traumatologia Oospedale San Bortolo, Vicenza, Alberto Momoli- in cui spesso le giovani generazioni dimostrano scarso interesse per alcune specialità tra cui proprio l’ortopedia. La grande conflittualità anche di tipo medico legale rendono questo preciso momento storico ancora più complesso”.
“All’esame del governo- evidenzia- è in corso una ridefinizione dell’atto medico e, senza volersi addentrare sul piano legislativo, abbiamo voluto organizzare una tavola rotonda proprio per dare un messaggio di speranza ai colleghi più giovani, per mostrare loro che la nostra professione non è abbandonata a se stessa ma va valorizzata e per riflettere su quale sia oggi il ruolo del medico, quali le sue competenze e le responsabilità all’interno di un sistema sanitario che sta cambiando”.
“Con i rappresentanti del ministero della Salute e del ministero della Giustizia, del tribunale di Roma, avvocati e medici legali- conclude Momoli- abbiamo l’obiettivo di avviare un confronto su quali siano le criticità da affrontare e superare grazie al contributo di tutti”.

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