Angolo della Salute

SANITÀ, IL “NUOVO” OSPEDALE SULL’ISOLA TIBERINA COMPIE UN ANNO: NUMERI RECORD NEL 2023

Oltre 30mila accessi al pronto soccorso solo nel 2023, con più di 16mila pazienti ricoverati, 15.200
interventi chirurgici, 3.100 parti e l’ampliamento dell’offerta clinica per i pazienti grazie alla creazione di sei centri di eccellenza specialistici diretti da professionisti di rilievo nazionale. Sono i numeri annunciati oggi dall’Ospedale Isola Tiberina – Gemelli Isola durante l’evento di presentazione del primo anno di attività della nuova gestione, iniziata il primo settembre 2022 con l’ingresso della società benefit Gemelli
Isola, di proprietà della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, nel rilancio dello storico ospedale romano.
L’evento si è tenuto presso l’Aula Magna dell’Ospedale e, oltre a Paolo Nusiner e Daniele Piacentini – rispettivamente presidente e direttore generale dell’Ospedale Isola Tiberina – ha visto la partecipazione di Antonello Aurigemma, presidente del Consiglio regionale del Lazio, Rocco Bellantone, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Antonio Gasbarrini, preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e Tommaso Amodeo, consigliere di Roma Capitale.
Presenti anche Giuseppe Puglisi Alibrandi, presidente di SIT e Marco Elefanti, direttore generale della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS.
Al centro dell’incontro la presentazione dei risultati di alcune delle maggiori attività svolte nel 2023 – dalla
ristrutturazione dei sei centri di eccellenza suddivisi per patologie, da ultimo quello in Oncologia Radioterapica e Medica dedicato a San Leopoldo Mandic, fino alla creazione di due nuovi ambulatori pediatrici e di un punto d’allattamento nel Centro ‘Donna e bambino nascente’ che, solo nel 2023, ha registrato 3.105 parti e la nascita di 3.165 bambini, al Progetto San Bartolomeo, nato in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio e Deloitte e dedicato ad assicurare percorsi di cura a pazienti italiani e stranieri in condizioni di fragilità sociale.
Tra i principali obiettivi dell’Ospedale per il 2024, invece, la ristrutturazione del pronto soccorso e del reparto di Ostetricia, il rinnovo delle centrali elettriche per aumentare la sicurezza e l’efficienza della struttura e l’attivazione di tre nuove sale operatorie per tornare a un risultato di gestione positivo dopo oltre 10 anni. Ma anche il rafforzamento del dialogo con il territorio, per rispondere alle esigenze di cura
delle fasce più fragili, e un maggiore focus su ricerca e didattica attraverso la collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
“Siamo molto orgogliosi del percorso avviato nell’ultimo anno, caratterizzato da enormi sfide ma anche da successi significativi, in linea con la nostra mission: essere la sanità al centro di Roma: l’eccellenza per tutti”, ha dichiarato Nusiner. “Fondamentale è stata la sinergia tra la Fondazione per la Sanità Cattolica e la Fondazione Leonardo Del Vecchio, a cui va il nostro ringraziamento, per assicurare un adeguato
investimento in tecnologie all’avanguardia e aprire nuove frontiere nel campo della diagnosi e cura- ha sottolineato il presidente dell’ospedale- Va in tale direzione, ad esempio, la ristrutturazione dei nostri centri di eccellenza, che sono stati ripensati, anche negli spazi, per favorire la qualità delle cure e migliorare i percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali”.
“Nel 2023 l’ospedale ha ampliato l’offerta clinica al servizio dei pazienti ed è tornato a erogare il volume delle prestazioni previste dal budget regionale, focalizzandosi su sei aree cliniche specialistiche sulle quali sono stati concentrati gli investimenti in personale, tecnologia e spazi dedicati”, le parole di Piacentini. “Grazie alla competenza e passione di circa 1.000 collaboratori si è riusciti al contempo ad incrementare la
qualità dell’offerta clinica, diminuendo i costi generali e riuscendo, per la prima volta dopo oltre tre anni, a far tornare il risultato operativo positivo e in linea con il Piano Industriale. Un primo passo significativo lungo il percorso di risanamento che dovrà portare l’Ospedale, nel 2026, a raggiungere il pieno equilibrio economico finanziario”, ha aggiunto il dg.
Secondo il quale “il 2024 sarà l’anno in cui lavoreremo per rafforzare progetti di miglioramento della qualità dei percorsi clinico-assistenziali e di accoglienza dei pazienti, partendo da tre aree chiave per il nostro ospedale e per la cittadinanza: il pronto soccorso, l’Ostetricia e la Terapia intensiva neonatale”.

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