Angolo della Salute

SALUTE, LA RETE “SENZA LA C” CHIEDE PIU’ FARMACI CONTRO L’EPATITE C

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Eliminare le barriere di accesso alle cure contro l’Epatite C” e “fermare l’esodo” che ha portato circa un migliaio di italiani ad acquistare all’estero i nuovi farmaci. Questa è la richiesta delle sei associazioni di pazienti unite nella rete ‘Senza la C’ che hanno scritto una lettera aperta rivolta al presidente del Consiglio Matteo Renzi, al ministro della Salute Beatrice Lorenzin e al direttore dell’Agenzia del Farmaco (Aifa) Mario Melazzini.

Nata  solo due anni fa come una campagna di sensibilizzazione sull’HCV, ‘Senza la C’ è diventato un network di persone e attività impegnata a sostenere e a realizzare progetti insieme alle istituzioni al fianco dei malati di Epatite C. Secondo un’indagine condotta sui centri autorizzati alla prescrizione, spiega Ivan Gardini, presidente dell’associazione Epac, “circa 500 italiani sono andati in India ad acquistare i nuovi farmaci, ma se consideriamo anche quanti non lo dichiarano, ne stimiamo oltre un migliaio”.

Per questo il contenuto della lettera è una richiesta alle istituzioni di includere, nella Legge di Bilancio, un fondo dedicato ai farmaci anti-HCV e, allo stesso tempo, rivedere i parametri che ne limitano l’accesso solo ai malati gravi. L’iniziativa, sostenuta dalla Societa’ di Malattie Infettive e Tropicali (Simit), e’ promossa da Aned (Associazione Emodializzati Dialisi e Trapianto), Epac (Pazienti con epatite), FedEmo (Federazione Associazioni Emofilici), L’Isola di Arran (Associazione che lavora con i tossicodipendenti), Nadir (Pazienti con HIV) e Plus (Persone LGBT Sieropositive).

L’aumento delle persone coperte dalle cure “e’ un investimento a lungo termine. I pazienti – il presidente Simit Antonio Chirianni – che eliminano il virus ricorrono molto meno a farmaci, ambulatori, ricoveri e trapianti, con conseguenti risparmi per il Servizio Sanitario”. Proprio per questo motivo ci sarà oggi un incontro con il consigliere della Regione Lazio Teresa Petrangolini, membro della Commissione Politiche sociali e salute.

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