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SALUTE, AL VIA DA GIOVEDÌ CAMPAGNA REGIONE VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE

zingaretti vaccino


Parte il 15 ottobre la “Campagna di vaccinazione antinfluenzale” della Regione Lazio. Novità di quest’anno è il vaccino anti-pneumococcico coniugato, che mette al riparo dallo ‘Streptococcus pneumoniae’, responsabile di infezioni sistemiche e a carico dell’apparato respiratorio.

La campagna, che terminerà il 31 dicembre 2015, e’ stata presentata oggi, in Regione, dal governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, insieme con il coordinatore della cabina di regia del sistema sanitario regionale, Alessio D’Amato e la direttrice della programmazione sociosanitaria Flori Degrassi. Per la campagna di vaccinazione 2015-2016, la Regione Lazio ha messo a disposizione circa 1.035.000 dosi di vaccino, da offrire gratuitamente attraverso i Medici di Medicina Generale, i Pediatri di Libera Scelta e i Servizi vaccinali delle Asl, per uno stanziamento complessivo di 17 milioni di euro, di cui circa 11 milioni per la campagna antinfluenzale e 6 milioni di euro per l’intervento con il vaccino anti-pneumococcico coniugato.

I Medici di Medicina Generale che hanno l’obbligo di partecipazione alla campagna antinfluenzale sono circa 4.700, e circa 800 i Pediatri di Liberi Scelta che aderiscono su base volontaria. L’offerta gratuita del vaccino antinfluenzale si rivolge alle categorie individuate dalla Circolare del Ministero della Salute e del Protocollo operativo regionale: anziani over 65, che nel Lazio sono circa il 21% della popolazione totale (circa 1.218.000 soggetti); bambini oltre i 6 mesi e adulti affetti da malattie croniche dell’apparato respiratorio e cardiocircolatorio, diabete mellito, e altre malattie metaboliche, epatopatie croniche, insufficienza renale/surrenale cronica, tumori, malattie congenite, malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale.

Inoltre, donne che si trovano nel secondo e terzo trimestre di gravidanza; individui di qualunque età ricoverati in strutture per lungodgenti; medici e personale sanitario di assistenza; familiari e contatti di soggetti ad alto rischio. Infine, personale delle forze dell’ordine, Vigili del Fuoco e Protezione Civile e altri soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo. L’obiettivo di copertura vaccinale che la Regione Lazio intende raggiungere è del 75% sia sulla popolazione anziana che sui soggetti appartenenti alle categorie a rischio. L’obiettivo di copertura vaccinale che la Regione Lazio intende raggiungere, anche su indicazione del Ministero della Salute, è del 75% sia sulla popolazione anziana che sui soggetti appartenenti alle categorie a rischio.  L’approvvigionamento dei vaccini viene realizzato mediante una gara unica gestita dalla Direzione Regionale Centrale Acquisti, con un risparmio di 363.000 euro. Importante in questo contesto il ruolo svolto da 100 medici sentinella (Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta) che provvedono alla segnalazione sistematica dei casi di influenza registrati tra i propri assistiti.

“Parte il 15 ottobre la campagna antinfluenzale del Lazio e vogliamo con forza lanciare un messaggio di serenità, ma anche un appello: ‘chi non si vaccina mette a rischio la propria salute e quella degli altri’“. Ha detto il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti. “Quindi – ha aggiunto – facciamo appello affinché ci sia una risposta importante in una regione che è all’avanguardia in Italia per la copertura vaccinale, ma abbiamo visto cosa accade quando invece, per paura, si torna indietro. Aumentano le malattie, le file, gli affollamenti nei pronto soccorso e si rimane in balia, forse, anche dei propri errori. In più, quest’anno parte un’importante campagna di un vaccino che si fa una volta nella vita – ha sottolineato – e che permette, soprattutto alle persone anziane, di vivere in uno stato di maggiore benessere. È un’altra delle scelte di innovazione del nostro sistema sanitario che deve curare bene, ma con la prevenzione deve anche evitare che le persone abbiano bisogno della cura. Questi 17 milioni non sono una spesa – ha concluso – ma un investimento sulla vita e anche sul sistema sanitario regionale, perché l’obiettivo che ci diamo e’ quello di puntare ad un controllo dei casi di influenza, che è possibile anche attraverso questo strumento”. (Omniroma)

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