ROMA SOFFRE E RAGGI E BERDINI LITIGANO, LA CITTÀ SEMPRE PIÙ ABBANDONATA

Oggi LA STAMPA compie 150 anni. Quale migliore modo di festeggiare se non con lo scoop su Berdini. Il collega che ha scritto il pezzo è stato definito un mascalzone. Io non sono d’accordo. Ha fatto il suo lavoro raccontando i fatti con tanto di registrazione. A volte (anzi sempre) questo dà molto fastidio.

Non è la prima volta che un giornalista si è trovato al posto giusto e al momento giusto. Molti ricorderanno le conversazioni dei colonnelli di AN contro Gianfranco Fini intercettate da un collega de Il Tempo in una Caffettiera di Piazza di Pietra.

Sono passati alcuni anni, ma la sostanza non è cambiata. Un giornalista che fa il suo mestiere è pericoloso e va stigmatizzato.

La Roma di oggi a mio avviso ha estremo bisogno di chi, senza paura e con un pò di fortuna, riesce a raccontare la verità su questa città che tutti abbiamo nel cuore e che è sempre più vittima della sola propaganda social di stampo grillino.

Non si tratta più della lotta del Movimento 5 Stelle contro i così detti poteri forti, ma di uno scollamento preoccupante tra la città reale e il castello incantato creato in Campidoglio dalla Raggi e il suo staff.

I romani in fin dei conti se ne fregano di quello che pensa Berdini della Raggi. La maggior parte dei nostri concittadini vogliono vivere meglio in una città torturata e violentata dal traffico, da mezzi pubblici inadeguati, da un degrado e una sporcizia degni di una Capitale del quarto mondo.

Mi domando con molta preoccupazione quando Roma riuscirà a trovare gli anticorpi giusti per contrastare una classe politica romana  – di ogni schieramento  – ormai sempre più inadatta. Intanto in periferia si soffre e chi è fragile è sempre più solo.

Gianluca Scarnicci