Fatti di Roma

ROMA, RECORD DI APERTURE DI NUOVE AZIENDE UNDER 35

AZIENDE GIOVANI


Le occasioni di lavoro in società già presenti, multinazionali o nel settore pubblico sono tristemente poche, i giovani hanno difficoltà a trovare impiego, ma sul versante dell’imprenditoria giovanile i dati sono in crescita su tutta l’Italia. Gli under 35 hanno aperto lo scorso anno 120mila nuove imprese in Italia, 46mila delle quali nel Mezzogiorno (il 37% del totale). Le chiusure hanno, invece, riguardato 53mila imprese di giovani con un saldo, dunque, positivo per 66mila unità. Nella nostra regione, le iscrizioni di nuove imprese giovanili sono state 13.315, le cessazioni 5.008, con un dato in positivo di 8.307 (al 3° posto tra le regioni italiane dopo la Lombardia, con un saldo di 9.214 imprese giovanili e la Campania, con 8.844).

E’ il Rapporto sull’imprenditoria giovanile realizzato da Unioncamere che evidenzia questi dati, spiegando anche quali sono i settori che principalmente sono attraenti per queste società.
L’analisi per settori mostra come i giovani imprenditori abbiano scelto nel 2015 soprattutto il commercio (25.275 iscrizioni), le costruzioni (10.342), la ristorazione (6.598) e l’agricoltura (5.478). A caratterizzarsi come attività più ‘giovanili’ sono però le attività ausiliarie dei servizi finanziari (dove il 49,2% delle nuove iniziative è dovuto agli ‘under 35’) e gli altri servizi per la persona (46,3%).
Un dato da non trascurare è il contributo che viene dalle donne e dai cittadini immigrati nel nostro paese. Delle 119.279 nuove iniziative imprenditoriali ‘under 35’, infatti, 36.416 (quasi una su tre) sono riferibili al controllo di donne, mentre 29.188 (in pratica una su quattro) ha alla guida persone nate al di fuori dei confini nazionali. Nel complesso, il contributo dell’imprenditoria femminile ‘vale’ il 28,9% di tutta la crescita delle imprese giovanili, mentre quello delle imprese di stranieri si attesta al 27,8%. Nel Lazio, su 8.307 imprese giovanili (saldo 2015), 2.214 sono femminili (26,7%) e 3.147 sono straniere (37,9%), un dato ben al di sopra della media nazionale.
Infine, per quanto riguarda il dato assoluto sulle imprese giovanili in Italia, complessivamente se ne contano 623.755 e costituiscono il 10,3% delle imprese totali nazionali. Roma è la città col maggior numero di imprese giovanili totali: 45.853 (il 9,6% delle imprese complessive). La seguono Napoli, con 39.984 imprese giovanili (il 14,1% del totale) e Milano, con 29.155 (7,9% del totale).
“I giovani stanno dimostrando di saper giocare un ruolo determinante per la crescita del nostro tessuto produttivo. Le numerose nuove realtà imprenditoriali targate under 35 che abbiamo registrato lo scorso anno ce lo confermano – commenta il presidente di Unioncamere, Ivan Lo Bello – ora è necessario che queste giovani iniziative di business siano in grado di superare la fase inziale e affermarsi sul mercato. Un obiettivo al quale il sistema camerale lavora per permettere a queste promettenti realtà di nascere più forti e diventare grandi prima”.

Tirando le somme, se ai giovani non viene data la possibilità di esprimersi si demotivano o preferiscono cercare altrove fortuna, ce ne sono molti che comunque si attivano “in proprio” per raggiungere degli obiettivi.

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