Fatti di Roma

RICHARD PATTERSON E GED QUINN IN MOSTRA ALLA GALLERIA MUCCIACCIA

richard patterson


 

Il 24 maggio, alle 18.30, si inaugura la personale di due artisti britannici, Richard Patterson e Ged Quinn, a Roma, nei saloni della Galleria Mucciaccia a cura di Catherine Loewe.

Nati entrambi nel 1963 nel Regno Unito, Patterson e Quinn si affermano alla fine degli anni ’80’ quando l’arte britannica ottiene riconoscimenti internazionali; questo periodo rappresenta un cambiamento di paradigma, caratterizzato dalla prevalenza di un’arte concettuale capace di distaccarsi dalle convenzioni della dottrina post-modernista e dalle gerarchie stabilite del mondo dell’arte.

Il lavoro di Patterson e Quinn si radica in questo ambiente. Tramite interessanti processi artistici e una minuziosa ricerca di materiali ciascuno a proprio modo elabora un personale linguaggio, mediante il quale esplora le infinite sfumature del mezzo pittorico.

I complessi dipinti a più strati di Richard Patterson si inseriscono nella grande tradizione dell’arte europea e americana, con forti allusioni culturali al pop, a film, riviste, musica e pubblicità. Le sue opere possono essere viste come maschere o schermi, che nascondono una meditazione malinconica sulla nostra contemporaneità.

Dopo oltre 30 anni di percorso artistico, Patterson e Quinn affinano la loro visione creativa e la loro brillante tecnica, creando distintive interpretazioni che riflettono una profonda consapevolezza personale e culturale; entrambi impiegano una moltitudine di forme, idiomi e generi, i cui elementi disparati e contraddittori, sebbene potrebbero apparire ad un primo sguardo casuali, mostrano in realtà il frutto di un’ accurata ricerca.

La mostra intesse un dialogo avvincente tra i due artisti, una dialettica tra figurazione e astrazione, passato e presente, realtà e finzione, cultura sacra e profana.

Patterson utilizza consapevolmente, mescolando insieme, tecniche, generi e media. Autoritratti, ready-made, fotografia e virtuosistica pittura foto realistica. Ged Quinn lavora, invece, meticolosamente e con straordinaria abilità tecnica. Sotto la mano dell’artista, il paesaggio pastorale e la natura morta si trasformano dal familiare al fantastico.

L’influenza tra elementi tratti dalla storia culturale occidentale, dalla mitologia, dalla filosofia e dell’immaginazione, coinvolgono lo spettatore conducendolo verso nuovi mondi.

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