Angolo della Salute

REGIONE LAZIO, REVISIONE DEL PIANO DELLA SALUTE MENTALE

“Il Lazio sta attuando in questi giorni un’importante revisione del Piano regionale della Salute mentale, che prevede una focalizzazione sui temi della prevenzione e diagnosi precoce, nonché un’integrazione con i servizi delle dipendenze patologiche e della neuropsichiatria infantile. Con tale approccio, il sistema sarà ancora più in grado di gestire la domanda e di intercettare con efficacia i bisogni insoddisfatti. La schizofrenia è una patologia trattabile con un approccio integrato e multidisciplinare”. Lo ha affermato Giuseppe Nicolò, direttore dipartimento di Salute mentale e delle Dipendenze patologiche ASL Roma 5, aprendo i lavori dell’incontro ‘Tavolo regionale schizofrenia-Focus Lazio’, promosso da Motore Sanità, con il contributo incondizionato di Angelini Pharma. Obiettivo: fare un’analisi dei bisogni assistenziali e dello stato dell’arte della presa in carico di tali pazienti nelle regioni indicate, oltre a definire insieme agli stakeholder più importanti, istituzionali e clinici, le azioni di miglioramento da intraprendere per migliorare il percorso di cura del paziente schizofrenico.
La legge 180, unica al mondo- ricorda Motore Sanità in una nota- ha abolito i manicomi demandando la cura dei disturbi mentali ai servizi territoriali, ai reparti psichiatrici ospedalieri, ai dipartimenti di salute mentale consentendo ai pazienti di continuare a curarsi vivendo con le loro famiglie.

Per realizzare tale obiettivo, è importante che i dipartimenti di Salute mentale operino in modo coordinato in una rete più ampia di servizi sociali e sanitari in grado di offrire risposte efficaci ai diversi bisogni: dalla gestione della crisi alla riabilitazione del paziente stesso, fino all’obiettivo del definitivo reinserimento sociale.
Attraverso progetti integrati, sociali e sanitari, è possibile così sostenere anche le famiglie cui spesso è affidato il gravoso compito assistenziale della persona con disturbi psichici.
Anche per Paolo Girardi, professore ordinario di Psichiatria presso Sapienza Università di Roma, è di fondamentale importanza focalizzare l’attenzione sulla prevenzione e diagnosi precoce dei disturbi psichiatrici maggiori. “Specialmente se riusciamo a creare un ponte fra quella che è la neuropsichiatria infantile e quella che è la psichiatria degli adulti, onde evitare difficoltà gestionali nel passaggio da un sistema diagnostico-terapeutico come quello della neuropsichiatria infantile a un altro sistema totalmente gestionale che è quello del dipartimento di Salute mentale. L’iniziativa è importante- ha commentato- soprattutto se sviluppiamo nella nostra Regione dei criteri condivisi per quanto riguarda le modalità della diagnostica dei disturbi mentali e quelle del trattamento, soprattutto del follow-up e dei sistemi di ricoveri”.

Articoli correlati

Back to top button
Close