Fatti di Roma

“QUANNO SE SCHERZA BISOGNA ESSE SERI”, IL PERCORSO STORICO DEL PESCE D’APRILE

Quanno se scherza


Chi è che non ha mai fatto o ricevuto uno scherzo, più o meno di buon gusto, il 1 aprile?
Tutti sappiamo che è un giorno diverso, dove lo scherzo e la battuta caratterizzano ancora di più la vita di noi romani, ma quali sono le origini? Perché di tutti i giorni dell’anno, questo?

Il Pesce d’Aprile non ha una storia strutturata alle sue spalle, non ha una data certa d’inizio e ci sono tante teorie che ne spiegano la nascita e l’usanza.
Storia vuole che tutto ciò risalga alla festività romana de l’Hilaria in onore della Dea Cibele (Dea della Natura e degli Animali) che ricorreva il 25 Marzo, il giorno dopo l’equinozio di Primavera che rappresentava al tempo l’inizio del nuovo anno, dove oltre ad onorare la divinità con una processione era permesso praticare numerosi scherzi, prevalentemente con le maschere.

Con la riforma del Calendario e lo spostamento delle festività per l’inizio del nuovo anno all’inizio di Gennaio, la festività per come era conosciuta dagli antichi romani si svuotò di significato per la celebrazione della Dea e lo scambio di doni ma il lato ludico della festa non finì nel dimenticatoio.

Questa tradizione però non è solo italiana, è probabile che nasca qui ma è certo che venga onorata in giro per il mondo da secoli; difatti in un passaggio de “The Canterbury Tales” di Geoffrey Chaucer del 1392 abbiamo la prima testimonianza dell’usanza del gioco e degli scherzi in un paese anglosassone. In Francia invece il poeta d’Amerval si riferisce alla festività con poisson d’avril qualche decina di anni più tardi. Nei paesi latino americani invece di essere celebrata il 1 Aprile la ricorrenza più scherzosa dell’anno è il 28 Dicembre.

E per finire, un suggerimento da chi per fare gli scherzi e far sorridere il prossimo aveva un talento innato: “Quanno se scherza bisogna esse seri” per citare Alberto Sordi; quindi, per non deluderlo, inventatevi qualcosa di geniale, qualcosa che in 2000 anni di storia non è stato ancora fatto.

Pietro Proietti

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