PROTOCOLLO D’INTESA FRA REGIONE E 30 ENTI, 2 MLN DI EURO PER SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
Circa 2 milioni di euro per il triennio 2019-2021 da investire in azioni che coinvolgono diverse attività economiche: agricoltura, edilizia, logistica, servizi, manifatturiero e lavoro digitale finalizzate alla tutela della salute dei lavoratori e a contrastare gli infortuni.
Questi i punti fondamentali contenuti nel protocollo d’intesa sottoscritto oggi, presso la sede della giunta regionale, dal governatore del Lazio Nicola Zingaretti con 30 enti (istituti, associazioni datoriali e sindacati). Ad illustrare l’accordo anche l’assessore al Lavoro e nuovi diritti Claudio Di Berardino. “In Italia la priorità sta tornando a essere il lavoro – ha detto Zingaretti – Ce n’è di meno, spesso sottopagato e purtroppo i dati della crescita non danno molte speranze. Dopo anni ci troviamo con una Regione un po’ più forte dentro un sistema Paese molto più debole. Per fare un discorso di verità, noi facciamo questo protocollo anche perché abbiamo di fronte mesi difficili, che rischiano di essere drammatici. Confermo un aumento preoccupante della crescita delle richieste di cassa integrazione, e sappiamo che quando arriva un picco c’è fase di riorganizzazione industriale che non annuncia nulla di buono. Gli indici continuano a essere non positivi. Anche per questo – ha spiegato il governatore – ci siamo mossi: la sicurezza era un problema anche quando la crescita era alta, ora andiamo verso una fase storica in cui a bassa crescita può seguire un abbassamento della sicurezza e un aumento del lavoro nero. Quindi bisogna lottare, e per questo nel Lazio abbiamo avviato una fase storica di legislazione nuova sul lavoro: abbiamo approvato la legge sui rider per tutelare i diritti del lavoro digitale, la legge sull’equo compenso affinché la Regione garantisca qualità e dignità del lavoro sulle proprie attività. Oggi questo protocollo che noi finanziamo con 2 milioni, perché non ci si può accorgere dei drammi del lavoro solo quando la cronaca nera ci racconta qualche incidente. Quindi – ha concluso Zingaretti – sono contento perché anche su questo stiamo dando una segnale forte”.
“A poche ore di distanza dal 28 aprile, giornata mondiale della Salute e sicurezza sul lavoro, e dal primo maggio, questo protocollo assume un’importanza anche simbolica – ha commentato l’assessore Di Berardino – I dati del Lazio sono migliori rispetto alla media nazionale, ma noi continuiamo a impegnarci per ridurre ulteriormente la portata di questo fenomeno. È la prima volta nel Lazio che si sottoscrive un protocollo di questa natura, – ha sottolineato l’assessore – e a questo livello di partecipazione, concertazione e condivisione penso si possa dire che sia la prima volta anche in Italia: 30 soggetti firmatari oltre alla Regione per diffondere salute e sicurezza negli ambienti di studio e di lavoro”. A quanto reso noto, il protocollo prevede, innanzitutto, l’informazione: ovvero attuare nuove e più estese iniziative di sensibilizzazione e diffusione della cultura e della pratica della salute e della sicurezza in ogni ambiente di lavoro. Inoltre, ha spiegato Di Berardino, “promuovere la sicurezza sul lavoro come etica di responsabilità sociale, con progetti specifici nelle scuole di ogni ordine e grado e nelle Università”. L’accordo, prevede anche di finanziare, con avviso pubblico a partire da ottobre 2019, corsi di formazione dedicati ai lavoratori, ai datori di lavoro delle Pmi e ai piccoli imprenditori. Per quanto riguarda i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza: valorizzare le figure degli Rls e Rlst mediante azioni che consentano una migliore identificazione e qualificazione del ruolo svolto e della relativa funzione. Tra gli obiettivi dell’accordo, la semplificazione attraverso l’elaborazione di strumenti standardizzati per la valutazione dei rischi per comparti lavorativi destinati alle micro e piccole imprese. Sono previsti anche nuovi ambienti di lavoro e nuovi lavori: elaborare entro l’anno 2019 metodologie e strumenti per la prevenzione, l’analisi e la valutazione dei rischi specifici. Infine, gli Stati generali della sicurezza: in occasione della Settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro che si svolge ogni anno nel mese di ottobre, le parti che sottoscrivono l’accordo si impegnano a collaborare alla realizzazione degli “Stati generali della sicurezza”.
“L’obiettivo – ha osservato ancora l’assessore – è quello di radicare la cultura della salute e della sicurezza in ogni realtà territoriale. Ogni azione è orientata alla prevenzione e al contrasto degli incidenti sul luogo di lavoro in itinere, cioè nel tragitto casa-lavoro”. Ulteriore novità prevista dal protocollo è la condivisione delle informazioni per una definizione più tempestiva e efficace delle problematiche; a tal fine è prevista l’istituzione, presso la Regione Lazio, di un gruppo di coordinamento composto dai rappresentanti dagli aderenti protocollo. Oltre alla Regione Lazio, hanno firmato il protocollo le seguenti parti: Ispettorato interregionale del lavoro (Abruzzo, Lazio, Toscana, Sardegna, Umbria), Direzione regionale Inail, Direzione regionale Inps, Direzione regionale dei Vvf, Anci Lazio, Ufficio scolastico regionale del Lazio, Comitato regionale delle Università del Lazio, Cgil Roma e Lazio, Cisl Lazio, Uil Lazio, Ugl Lazio, Cisal Lazio, Unindustria Lazio, Federlazio, Legacoop Lazio, Concooperative Lazio, Agci Lazio, Confcommercio Lazio, Confesercenti Lazio, Confartigianato Imprese Lazio, Casartigiani Lazio, Cna Lazio, Coldiretti Lazio, Confprofessioni Lazio, Confetra Lazio, Federalberghi Lazio, Cdo Roma, Abi Lazio, Confapi Lazio.