Disabilità

POLICLINICO TOR VERGATA, AL VIA LE VACCINAZIONI PER GLI AUTISTICI GRAVI E I CAREGIVER

Al policlinico di Tor Vergata di Roma, tra i primi in Italia, al via le vaccinazioni anti Covid rivolte agli autistici gravi e i loro caregiver. Presenti durante le attività di vaccinazione l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, il direttore generale del Policlinico di Tor Vergata, Giuseppe Quintavalle e il rettore dell’Università Tor Vergata, Orazio Schillaci. “Un primo passo concreto di risposta all’appello lanciato dalle maggiori associazioni che difendono i diritti delle famiglie con persone disabili a carico – ha detto l’assessore D’Amato -. Noi ci stiamo concentrando sugli estremamente vulnerabili, che vanno presi in carico con le dovute accortezze e in maniera appropriata, in centri come questo del policlinico Tor Vergata, che è un centro altamente specializzato nella presa in carico dei soggetti autistici – ha spiegato l’assessore.

“Stiamo parlando di soggetti gravi e partiremo da loro, ma nelle prossime settimane via via faremo anche gli altri, dosi permettendo. Un segnale di attenzione importante, è bene iniziare dai pazienti più gravi, poi con l’arrivo delle altre dosi verrà esteso a tutti. Adesso è importante partire: lo stiamo facendo in tutte le nostre strutture”, ha concluso l’assessore ringraziando “gli operatori del policlinico Tor Vergata per la dedizione e l’abnegazione che stanno mettendo in questa circostanza”. Il policlinico di Tor Vergata si propone come apripista per le vaccinazioni dei pazienti con disturbo dello spettro autistico, in termini tecnici i pazienti di livello 3, specificato dal neuropsichiatra del servizio pubblico.

La Uosd di neuropsichiatria infantile diretta dal professore Luigi Mazzone del Dai benessere della salute mentale e neurologica, dentale e degli organi sensoriali della fondazione policlinico Tor Vergata diretta dal prof. Alberto Siracusano, offre un percorso di vaccinazione anti Covid-19 ideato specificatamente per le esigenze delle persone affette da disabilità psichiatriche e neurologiche e le loro famiglie. Queste ultime sono accolte da un’equipe multidisciplinare costituita da medici specialisti in neuropsichiatria infantile e psicologhe esperte in tecniche comportamentali, che assistono il paziente durante l’intero percorso di vaccinazione, dall’iniziale fase di adattamento all’ambiente, l’inoculazione del vaccino, fino all’osservazione post somministrazione.

“L’intero percorso – ha spiegato il dg Quintavalle – si svolge in una stanza appositamente predisposta per pazienti con disabilità. In particolare, al fine di favorire una sensazione di rilassamento e adattamento ambientale, l’illuminazione della stanza può essere regolata nella sua intensità e nel colore, in associazione a un sottofondo musicale, al fine di stimolare il canale visivo e uditivo durante l’intera procedura. Dopo un primo momento di accoglienza, il paziente viene preparato dal personale sanitario alla procedura di inoculazione attraverso l’utilizzo di strumenti visivi sotto forma di task analysis, in cui saranno illustrate attraverso le immagini le singole fasi della procedura.

Durante la fase di somministrazione del vaccino il paziente è assistito dalla figura dello psicologo che predisporrà dei distrattori (audio/video/bolle di sapone/plastilina) per abbassare il livello di ansia e favorire la collaborazione. Sarà inoltre previsto l’utilizzo di un rinforzo di natura sociale o materiale a seconda delle esigenze della persona”. Al termine della vaccinazione sarà richiesto al paziente e al caregiver di attendere 15 minuti all’interno della stanza al fine di osservare la comparsa di eventuali effetti collaterali e favorire la riduzione dello stato di tensione conseguente all’inoculazione tramite tecniche comportamentali specifiche.

“Ritengo di prioritaria importanza offrire ai pazienti più fragili un percorso di cura dedicato che tenga conto delle singole specificità in un’ottica di presa in carico complessiva, dei pazienti e delle loro famiglie”, ha commentato il direttore generale del Policlinico Tor Vergata Giuseppe Quintavalle. “Come Policlinico ad elevata complessità assistenziale siamo da sempre impegnati in prima linea per garantire ai soggetti più vulnerabili l’accesso alle cure e in particolare, in questo momento, al vaccino anti Covid”. “Mi congratulo per la tempestività del setting di accoglienza e di somministrazione” ha aggiunto il rettore Schillaci. “Siamo orgogliosi di aver iniziato questa attesa attività per i nostri pazienti. Grazie a tutta la equipe che ha consentito lo svolgimento regolare della vaccinazione e grande soddisfazione da parte delle famiglie”, ha concluso il dottor Luigi Mazzone, direttore della Unità di Neuropsichiatria infantile.

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