Fatti di Roma

ORDINANZA DELLA REGIONE SUI TRASPORTI: MEZZI PIENI A METÀ E INFORMATORI CONTRO ASSEMBRAMENTI

Dopo alcuni giorni di interlocuzione, ci siamo: questa sera, massimo domani mattina, dovrebbe essere pubblicata l’ordinanza della Regione Lazio che stabilirà le linee guida per il trasporto pubblico a Roma e nel resto del Lazio per la fase 2 dell’emergenza coronavirus.

Autobus, tram e treni potranno essere riempiti fino al 50 per cento di quanto previsto dal libretto di immatricolazione. Nonostante le pressioni del Campidoglio per una percentuale di riempimento minore (la richiesta era il 25 per cento), infatti, la Regione ha confermato la sua decisione: con l’obbligo di mascherine a bordo si potrà arrivare a riempire i mezzi fino alla metà della loro massima capienza.

Sarà l’ordine, la disposizione precisa indicata dalla segnaletica adesiva all’interno delle vetture, sulle banchine delle stazioni e alle fermate dei bus a garantire comunque una distanza interpersonale di almeno mezzo metro. A supporto di questa tesi la Regione ha presentato al Campidoglio anche uno studio elaborato dall’università la Sapienza che dispone in maniera ordinata i passeggeri per massimizzare le distanze. Per aiutare gli utenti a seguire le regole sarà istituita la figura degli “informatori”, personale che si occuperà di spiegare la giusta disposizione e a chiarire i dubbi degli utenti.

Alle stazioni della metro gli ingressi saranno contingentati con flussi unidirezionali in entrata e in uscita. In Atac, per svolgere questa mansione, i sindacati chiedono di far tornare a lavoro gli ausiliari del traffico, attualmente sospesi (con accesso al fondo bilaterale di solidarietà, una sorta di cassa integrazione del settore trasporti). Su tutto, il nodo principale rimane chi controllerà il rispetto delle regole, in particolare l’obbligo della mascherina. Atac ha già fatto sapere di non avere sufficiente personale e i sindacati escludono che gli autisti possano prendersi questo onere. Il prefetto di Roma Gerarda Pantalone, che anche questa mattina ha partecipato a una riunione con Campidoglio e Regione Lazio, esclude la possibilità, richiesta dal Comune, di utilizzare le forze dell’ordine sui mezzi. L’ordinanza riguarda sia la domanda sia l’offerta di trasporto pubblico. Per la riduzione della domanda la principale misura è l’estensione dell’orario del funzionamento dei mezzi pubblici alle 23.30. Starà poi ai comuni, spalmando sulle diverse fasce orarie e sui diversi giorni le aperture delle attività, evitare momenti di punta. Sicuramente non sarà rinnovata l’ordinanza regionale che ha stabilito la chiusura dei supermercati alle 19 (alle 15 la domenica).

Per quanto riguarda l’offerta, partirà ridotta in percentuale (l’88 per cento per Atac, l’84 per Cotral e il 70 per Fs) sui normali flussi nelle diverse fasce orarie. Ma sarà rimodulata puntualmente rispetto alla domanda effettiva. La Regione coordinerà una cabina di regia di cui faranno parte anche l’università la Sapienza – che realizzerà sondaggi quotidiani sulla quantità e la tipologia degli utenti del trasporto pubblico -, e l’agenzia Roma servizi per la mobilità che monitorerà i dati sull’accesso ai tornelli delle metropolitane e quelli forniti dai contapasseggeri già presenti su 500 mezzi e che Atac monterà sulla sua intera flotta. Se fosse necessario, per integrare le flotte, potranno essere utilizzati i bus di operatori privati, come quelli del settore turistico. Novità anche per i taxi: si potrà salire solo dietro e al massimo in due se dotati di dispositivi di protezione individuale, un passeggero solo se si è senza.

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