Fatti di Roma

OGGI ROMA AL VOTO PER IL REFERENDUM SU ATAC

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Oggi si vota a Roma per il Referendum sull’Atac, l’azienda di trasporto pubblico di Roma. Quasi 2 milioni e 400 mila cittadini di Roma sono chiamati a scegliere se liberalizzare o meno il trasporto pubblico locale. Il referendum consultivo, dunque non vincolante, è stato promosso dai Radicali e dal Comitato “Mobilitiamo Roma”.

Si potrà votare nei consueti seggi elettorali, portando con sé il proprio documento di identità e la tessera elettorale che però non verrà timbrata, come nelle altre consultazioni. A ogni elettore verranno consegnate due schede di colore diverso, una per ogni quesito, e su ognuna si potrà votare mettendo una croce sul SÌ o sul NO.

I quesiti sono due e riguardano la possibilità di affidare i trasporti, ora gestiti dall’azienda di trasporto pubblica Atac, attraverso gare di appalto.
Il primo quesito recita: “Volete voi che Roma Capitale affidi tutti i servizi relativi al trasporto pubblico locale di superficie e sotterraneo ovvero su gomma e su rotaia mediante gare pubbliche, anche a una pluralità di gestori e garantendo forme di concorrenza comparativa, nel rispetto della disciplina vigente a tutela della salvaguardia e la ricollocazione dei lavoratori nella fase di ristrutturazione del servizio?”

Il secondo quesito invece è: “Volete voi che Roma Capitale, fermi restando i servizi relativi al trasporto pubblico locale di superficie e sotterraneo ovvero su gomma e rotaia comunque affidati, favorisca e promuova altresì l’esercizio di trasporti collettivi non di linea in ambito locale a imprese operanti in concorrenza?”

Se si sceglie il SÌ, come chiesto dai promotori Radicali e Mobilitiamo Roma (a favore anche Pd e Forza Italia), l’Amministrazione comunale dovrebbe tenere conto della volontà dei cittadini per una messa a gara del servizio di trasporto di Roma.

Se si sceglie il NO (a favore i sindacati, M5S, Leu e Mdp) si opta per lo status quo, ovvero il servizio in mano pubblica, come ora con Atac.

Il referendum è consultivo, ovvero il parere dei votanti non sarà vincolante per gli amministratori ma fornirà loro un’indicazione sul parere dei cittadini. Il quorum da raggiungere è il 33,3% (occorrono circa 760 mila voti).

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