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NASCE IL PROGETTO “FARMACIE DI STRADA” INTITOLATE A PAPA FRANCESCO

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“Abbiamo cura di loro” è lo slogan che battezza il progetto sperimentale “Farmacie di strada” – proposto dall’Istituto di Medicina Solidale Onlus (IMES)  –  lanciato oggi in occasione dell’Assemblea pubblica 2018 di Assogenerici e da essa sostenuto in partnership  con la Fondazione Banco Farmaceutico (FBF), l’associazione Banco Farmaceutico Research (BFR) e la Federazione nazionale degli Ordini dei farmacisti (FOFI). Attori diversi del sistema Salute, accomunati dalla volontà di fare la propria parte nel contrastare il diffondersi di patologie legate alla povertà o al mancato accesso alle cure.

L’Istituto di Medicina Solidale Onlus (IMES), nato in collaborazione con l’Università e il Policlinico di Roma Tor Vergata e sostenuto dal volontariato di alcuni medici universitari, ha avviato il Servizio di Medicina Solidale e delle Migrazioni nel 2004 a Tor Bella Monaca, Municipio VI di Roma, caratterizzato dal più alto indice di povertà nella Capitale. Nei sei ambulatori oggi gestiti l’assistenza medica è assicurata da 30 volontari medici specialisti, psicologi e infermieri che garantiscono 15mila prestazioni l’anno.  L’ultimo ambulatorio solidale è stato inaugurato nel 2016 a piazza San Pietro, per i poveri assistiti dall’Elemosineria Apostolica. Proprio nei due ambulatori di medicina solidale di Tor Bella Monaca e del colonnato del Bernini sarà sperimentato per 12 mesi un modello pilota di “Farmacie di strada”.

Le farmacie funzioneranno indipendentemente, ma in stretta connessione con gli ambulatori di strada: saranno rifornite da Banco Farmaceutico con i medicinali donati da aziende e privati, il flusso dei farmaci in-out sarà registrato e monitorato con sistemi informatizzati  e i prodotti saranno dispensati da farmacisti volontari, secondo le prescrizioni mediche rilasciate dagli ambulatori solidali.

Assogenerici ha una partnership consolidata con il Banco per la donazione di medicinali; FOFI è l’Ordine nazionale dei farmacisti, indispensabili per la distribuzione dei farmaci, anche se donati.

“La nostra associazione – spiega LUCIA ERCOLI, direttore sanitario dell’associazione Medicina Solidale – da oltre 13 anni si occupa di tutto quel bisogno e di quella sofferenza sommersi nella nostra città, soprattutto nelle periferie. Famiglie, anziani e bambini che non possono più curarsi in maniera adeguata. In questi ultimi anni una delle emergenze che abbiamo cercato di affrontare è stata quella della necessità di medicinali per quelli che chiamo gli ultimi di Roma. Ora con la nascita della prima farmacia di strada credo che potremo dare delle risposte concrete a migliaia di romani. Un segno di speranza che il Papa ci chiede di portare nelle moderne periferie esistenziali”.

“L’obiettivo principale del progetto, – aggiunge ERCOLI –  che noi dedichiamo idealmente a Papa Francesco, è quello di validare il modello pilota per renderlo “esportabile” in altre realtà, con il coinvolgimento degli attori istituzionali più opportuni. Tutti i dati relativi agli accessi effettuati saranno registrati in una cartella informatizzata che permetterà la raccolta di dati e la realizzazione di un report epidemiologico.  L’esperienza consentirà inoltre la realizzazione di una sorta di prontuario della “Farmacia di strada”, appositamente disegnato in relazione alle patologie prevalenti, alle linee guida di terapia, alla scelta dei farmaci essenziali”.
“Gli output attesi – conclude ERCOLI –  la riduzione dello spreco di farmaci, l’ottimizzazione di un circuito virtuoso che trasforma lo scarto in risorsa, un controllo sanitario efficace sulla catena delle cronicità, la riduzione degli accessi impropri al Pronto soccorso”.

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