Giovani e Scuola

“LOST IN EDUCATION”, PACE (UNICEF): “FONDAMENTALE PROMUOVERE ASCOLTO DEI RAGAZZI”

“È fondamentale che l’ascolto delle ragazze e dei ragazzi sia promosso ovunque, in ogni ambito della loro vita: in famiglia, a scuola, nei luoghi di sport e di svago fino alle sedi istituzionali. Solo dando loro fiducia possiamo fare in modo che valorizzino al massimo e realizzino appieno le proprie capacità e potenzialità. Il progetto di Lost in Education, che in questi giorni volge al termine, ha ascoltato proprio i ragazzi e le ragazze, provando a rispondere ad alcune, fondamentali, domande: come percepiscano la comunità educante, come abbiano vissuto la pandemia e quale sia la loro voglia di futuro”. Lo ha detto Carmela Pace, presidente dell’Unicef Italia durante la conferenza finale del progetto ‘Lost in Education’, organizzato da Unicef, che si è svolta a Roma. “Giunti a questo importante traguardo – ha proseguito – vogliamo ringraziare ancora una volta i nostri partner, in particolare l’impresa sociale ‘Con i Bambini’, che ha selezionato il progetto nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, Arciragazzi e le scuole coinvolte nel progetto, ma soprattutto gli straordinari ragazzi e ragazze che hanno partecipato con grandissimo coinvolgimento”.
Secondo la presidente Pace “partire dal punto di vista dei giovani è un ribaltamento della prospettiva per capire come poter costruire al meglio le politiche e gli interventi che riguardano i minorenni, soprattutto se in contesti di particolare fragilità, e come valutare l’impatto che queste azioni hanno per il loro benessere”.

Dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi – che ha inviato una lettera – un plauso al lavoro svolto: “Desidero esprimere il mio più sincero apprezzamento per la promozione del progetto Lost in Education: Patti educativi e comunità educanti volta a favorire il raccordo tra la scuola e gli attori del territorio per contrastare la povertà educativa”.
La scuola, ha proseguito, “è il luogo in cui accompagniamo i nostri bambini fino all’età adulta, è il luogo in cui si costruiscono le comunità, in cui poniamo le basi per la società a cui apparteniamo. In tale luogo, il coinvolgimento di attori istituzionali e del territorio diventa fondamentale al fine di educare i nostri ragazzi ai valori della solidarietà, della pace, dell’accoglienza e dell’inclusione. I patti educativi di comunità rappresentano – ha sottolineato Bianchi – uno strumento critico per favorire un dialogo interculturale e intergenerazionale, al fine di guidare i giovani nello sviluppo dei loro talenti e nei loro percorsi di realizzazione personale”. 

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