Angolo della Salute

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE CONTRO IL CANCRO: IL GEMELLI FIRMA UN ACCORDO CON UN OSPEDALE CINESE

Sanità: Fondazione Gemelli firma accordo con ospedale cinese, Ia e condivisione dati per lotta a cancro - foto 1


Intelligenza artificiale (Ia) e medicina personalizzata nella lotta contro il cancro. Su questo verte l’accordo siglato questa mattina tra la Fondazione policlinico universitario Agostino Gemelli e il Sichuan cancer hospital and institute, affiliato alla University of electronic science and technology of China di Chengdu, la Silicon Valley d’Oriente.

L’ospedale cinese fornirà al Gemelli un software di intelligenza artificiale che ha l’obiettivo di elaborare un modello di predizione della risposta dei pazienti ai trattamenti oncologici. Inoltre, i due ospedali condivideranno dati e risultati elaborati dal software. Si partirà con le immagini di risonanza magnetica di pazienti affetti da neoplasie al colon retto. Per il Gemelli a firmare sono stati il presidente della Fondazione Giovanni Raimondi e direttore scientifico Giovanni Scambia, per il Sichuan Cancer Hospital invece ha siglato l’accordo Jinyi Lang, presidente e direttore del dipartimento di radioterapia oncologica. Il progetto è coordinato scientificamente da Vincenzo Valentini, direttore del dipartimento di diagnostica per immagini, radioterapia oncologica ed ematologia del Policlinico Gemelli.

“Questa collaborazione – spiega Valentini – riguarda la possibilità di analizzare l’immagini radiologiche, tac, risonanze e pet, secondo le modalità più moderne e innovative: la radiomica”.

Di cosa si tratta? Continua Valentini: “La radiomica consiste nell’osservare i numeri che sono dietro l’immagine – come l’intensità tac, l’intensità di risonanza – e vedere se la loro distribuzione spaziale possa predire dei risultati clinici sull’ aggressività delle patologie ed efficacia delle cure in una modalità che usualmente i radiologi che normalmente osservano solo la morfologia dei colori che questi numeri assumono, non consente loro di dire se ci sarà una gravità biologica maggiore o minore alle terapie”.

Il coordinatore scientifico ha poi spiegato in cosa consisterà in concreto la collaborazione con il Sichuan cancer hospital: “Una volta estratti questi numeri devono essere inserite in un software di intelligenza artificiale per rendere possibile una predizione di risultato. Questo modello di previsione ha bisogno di essere verificato. A questo servono gli scambi internazionali: ci permettono di dire se quello che noi abbiamo imparato come predizione in Italia vale anche in Cina. Se è così, questa cosa rende molto più credibile questa estrazione di numeri. Quindi questa importante collaborazione consentirà di poter installare dei software prodotti in quella università e scambiare i risultati senza scambiare le immagini, e quindi nel rispetto della privacy, ma allo stesso tempo rafforzando le evidenze scientifiche di entrambi i gruppi, italiano e cinese”.

Secondo il direttore del dipartimento di radioterapia oncologica del Gemelli Valentini “è proprio sulla dorsale della Ia che si gioca la migliore personalizzazione delle cure. La radiomica al beneficio di poter essere sfruttata potenzialmente in breve in tutti gli ospedali perché in tutti ci sono archivi di immagini vecchi di almeno 10 anni. E quindi è un modo già molto distribuito e capillare per sfruttare delle biobanche presenti in tutto il mondo”.

Presenti alla firma anche diversi radioterapisti del Gemelli e medici dell’ospedale cinese tra il direttore del dipartimento ricerca e sviluppo Shaoping Lang, e una dottoressa italiana, che a Sichuan è direttore accademico di Fisica medica.

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