Fatti di Roma

LA REGIONE LAZIO APPROVA LA LEGGE SUI SERVIZI CULTURALI

Il consiglio regionale Lazio ha approvato la proposta di Legge n. 163/2019 “norme in materia di servizi culturali regionali e disposizioni in materia di valorizzazione culturale”.

Nel nuovo provvedimento convergono la legge regionale n. 3/2017 sugli ecomusei e le disposizioni di valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale del Lazio, con l’obiettivo del potenziamento della funzione di servizio dei servizi culturali regionali. La legge, inoltre, chiarisce e aggiorna le funzioni di Regione, Città metropolitana e Province, Roma capitale e Comuni, alla luce delle modifiche introdotte dalla legge Delrio e dalle conseguenti disposizioni di attuazione introdotte con la legge regionale di attuazione n. 17/2015.

Secondo quanto rende noto la Regione Lazio, la legge regolamenta anche le modalità di accesso di istituti culturali, musei, archivi e biblioteche agli albi regionali introducendo alcune importanti novità: “la possibilità di ingresso nell’Organizzazione museale regionale (Omr) di parchi archeologici, case-museo ed ecomusei regionali; l’introduzione dell’Organizzazione archivistica regionale e dei relativi sistemi archivistici; l’esplicita introduzione dei Sistemi integrati di servizi culturali, sempre più sollecitata dal territorio e in linea con la generale tendenza dei tre servizi canonici Musei, Archivi, Biblioteche ad unirsi in forme di gestione nei cosiddetti movimenti ‘Mab’ “.

Da un punto di vista finanziario – spiega la Regione Lazio – la nuova legge assorbe integralmente le previsioni finanziarie annuali e pluriennali già esistenti e le relative obbligazioni eventualmente già assunte per gli esercizi finanziari 2019 e 2020 con alcune integrazioni, mentre dal 2021 si provvederà a istituire un apposito “Fondo per gli interventi in materia di servizi culturali regionali” nel quale convergeranno tutti gli oneri derivanti dall’applicazione della legge. Queste le strutture coinvolte al momento: l’Albo degli istituti culturali regionali vigente (2017-2019) include 46 istituti, l’Omr 2018 135 musei e l’Obr 197 biblioteche. Sono inoltre al momento presenti 9 sistemi bibliotecari, 6 sistemi museali territoriali, 4 sistemi museali tematici e 3 sistemi integrati. Al momento, quindi, sono presenti circa 400 servizi singoli e circa 20 raggruppamenti in sistemi, numeri che, ovviamente, potranno cambiare sia per l’inclusione in Omr di case-museo, parchi archeologici ed ecomusei, sia per la nuova costituzione dell’Oar. Mentre gli stanziamenti previsti per il 2019 e il 2020 sono così suddivisi: agli istituti culturali € 700.000 ed € 700.000; agli ecomusei € 200.000 ed € 200.000; ai servizi culturali e ai relativi sistemi € 1.872.694 ed € 1.756.897; agli altri interventi di valorizzazione del patrimonio culturale (buona parte dei quali in relazione con servizi culturali o più in generale luoghi della cultura) € 4.745.150 ed € 2.370.000; per interventi di piccole e medie imprese destinati ai luoghi della cultura € 4.585.174 ed € 2.500.000 (con fondi POR 2014-2020). Il totale complessivo è di € 12.103.019 per il 2019 e di € 7.526.897 per il 2020. È infine disposta la possibilità di far convergere sui servizi culturali ulteriori risorse del Por Fesr 2014/2020 derivanti anche dall’Asse 4 (Sostenibilità energetica e mobilità) e dall’Asse 5 (Prevenzione del rischio idrogeologico e sismico).

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