LA POLISPORTIVA DI MONTESPACCATO TOLTA AI CLAN E RESTITUITA AI RAGAZZI
Garantire la continuità dell’attività calcistica per 600 bambini e ragazzi iscritti alla “Polisportiva Dilettantistica Montespaccato” sequestrata dall’Amministrazione Giudiziaria al sodalizio criminale Gambacurta. Questo il progetto promosso dalla Regione Lazio e illustrato oggi dal governatore Nicola Zingaretti, presso l’impianto sportivo di via Stefano Vaj a Montespaccato. “Grazie a un accordo sottoscritto da Regione Lazio e il Tribunale di Roma con la collaborazione dell’ Ipab Asilo Savoia e dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità, la Regione Lazio realizza un progetto unico in Italia – ha spiegato Zingaretti – un’iniziativa senza precedenti che consentirà, attraverso un‘Istituzione pubblica, la gestione di una società sequestrata alla criminalità organizzata garantendo ai ragazzi del quartiere il diritto al gioco all’insegna della legalità e dei valori dello sport”. A quanto reso noto, la “Polisportiva Dilettantistica Montespaccato srl” è una società sportiva dilettantistica senza scopo di lucro che svolge attività sportiva calcistica con una forte caratterizzazione sociale nel territorio del XIII Municipio di Roma Capitale. Coinvolti circa 600 tra bambini, ragazzi e giovani, per lo più residenti nel quartiere di Montespaccato, dove esiste un forte disagio economico-sociale. Nel 2018 la Polisportiva Dilettantistica Montespaccato è stata oggetto di un sequestro preventivo disposto dal Tribunale di Roma in riferimento all’operazione “Hampa” nei confronti del clan autoctono dei Gambacurta per una serie di reati aggravati dal metodo mafioso. Le attività sportive, risultando finanziate dalle attività di riciclaggio, rischiavano di essere sospese o addirittura azzerate a causa di oggettive difficoltà di ordine finanziario. Militando in diverse serie la società aveva l’obbligo di iscrizione entro questo mese ai Campionati Eccellenza e ai Campionati giovanili juniores, allievi e giovanissimi, pena la perdita dei relativi “titoli sportivi”. Analogamente a rischio sarebbe stata la “Scuola Calcio Elite” della Polisportiva o la realizzazione del Centro estivo. “Tenuto conto di tutto questo – ha riferito la Regione – il Presidente Zingaretti ha deciso di intervenire e grazie all’accordo siglato il 23 febbraio 2017 dalla Regione Lazio e dal Tribunale di Roma, e con la collaborazione dell’Osservatorio per la legalità e la sicurezza e dell’IPAB Asilo Savoia, ha deciso di prevedere l’inserimento della Polisportiva nel Programma “Talento & Tenacia – Crescere nella legalità”, promosso e realizzato dall’Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza “Asilo Savoia”, che promuove infatti le attività sportive e quella calcistica in particolare quale strumento di inclusione sociale e di prevenzione del disagio e della devianza giovanile”.
La proposta, autorizzata dal Giudice Delegato Luca Della Casa, è stata approvata il 10 luglio dal Consiglio di Amministrazione dell’Asilo Savoia, che ha assunto la gestione delle attività sportive mediante apposito contratto di comodato. L’accordo sottoscritto dall’Asilo Savoia con l’Amministrazione giudiziaria prevede: copertura del disavanzo gestionale derivante dalla differenza tra entrate per rette della Scuola Calcio e costi documentati per lo svolgimento delle attività previste, pari a circa 150.000,00 euro annui. Inoltre, mantenimento degli attuali livelli occupazionali che vedono in atto la collaborazione di n. 32 tra istruttori e staff tecnico-sportivo; prosecuzione delle attività sportive, con ricaduta positiva nel territorio e nella comunità di riferimento, atteso che la quasi totalità dei bambini e ragazzi iscritti sono del Quartiere. Proprio in questa ottica l’Asilo Savoia ha previsto: una significativa riduzione delle rette della Scuola Calcio pari a 150,00 euro (pari al 25% del costo precedente) per ogni bambino iscritto; l’apertura presso il Centro sportivo del servizio gratuito di “doposcuola”, rivolto a bambini e ragazzi che hanno difficoltà in ambito scolastico, in accordo con le relative famiglie e operando in costante sinergia con le istituzioni scolastiche, allo scopo di diminuire l’abbandono e la dispersione scolastica. l’Asilo Savoia ha previsto anche: l’istituzione di un servizio di supporto psicologico per le famiglie; l’attivazione di un tavolo di lavoro interistituzionale con Regione, Comune e Municipio, e di una rete territoriale con le istituzioni scolastiche e le realtà sociali del quartiere (parrocchia, associazioni di volontariato, etc.) che consentirà di inquadrare le iniziative del Programma “Talento & Tenacia – Crescere nella legalità” in una più ampia azione volta all’affermazione dei principi di legalità e di inclusione sociale. “Sono contento perché il valore dello sport è fondamentale, specie per una realtà di periferia- ha commentato Alessandro Oliva, Amministratore Giudiziario – La parola borgata può avere un significato degradante ma non è cosi, una borgata è formata al 99% da gente che lavora e cerca segnali di legalità per uscire allo scoperto e poter vivere il proprio quartiere. Lo sport accomuna, è un elemento di uguaglianza sociale, i ragazzi mettono nel pallone tutti i loro sogni e speranze, insegna i valori dello spirito di sacrificio. Ma di tutto ciò, senza l’intervento della Regione non avremmo fatto nulla”. Luca Della Casa, Giudice delegato ha aggiunto che “non si tratta di confisca ma di un sequestro di prevenzione che se ci saranno elementi si trasformerà in confisca. Cerchiamo di fare molta attenzione ai bisogni del territorio quando togliamo beni dal circuito illegale, cercando di darli in gestione per migliorare il tessuto sociale”. Alla presentazione è intervenuta anche Marco Amelia ex calciatore di ruolo portiere, oggi allenatore di calcio e supervisore della parte sportiva, che ha spiegato di aver “scelto persone intelligenti per portare avanti questo progetto sportivo. Stiamo facendo un ottimo lavoro e abbiamo un programma importante, a livello sportivo porterò come supervisore la mia presenza ed esperienza”.