Angolo della Salute

INAUGURATI I NUOVI REPARTI DI ORTOPEDIA, LABORATORIO ANALISI E SMILE HOUSE AL SAN FILIPPO NERI

L'inaugurazione con il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti


Un nuovo reparto di ortopedia, un laboratorio di analisi e una Smile House. Sono stati inaugurati questa mattina, dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, tre nuovi reparti e servizi del San Filippo Neri, ospedale interessato dal 2014 da profondi cambiamenti strutturali. Al taglio del nastro anche il Direttore Generale della Asl Roma 1, Angelo Tanese.

“Oggi è una bellissima giornata per la sanità del Lazio e per chi crede nella buona sanità – ha dichiarato il governatore Zingaretti – Il San Filippo Neri nel 2013 avevano deciso che bisognava chiuderlo. Oggi, invece, è un ospedale sul quale si investe. Nel 2014 furono assunte 4 unità di personale, quest’anno sono oltre 100 e va avanti il piano di investimenti di oltre 27 milioni di euro che continuamente ci permette di modernizzarlo e di allargare le sue prestazioni. È un ospedale – ha sottolineato ancora Zingaretti – perfettamente inserito dentro le reti di cura regionali”.

“L’inaugurazione dei nuovi reparti e servizi del San Filippo Neri – rende noto la stessa Regione Lazio – si colloca all’interno del più ampio processo di ristrutturazione e valorizzazione dell’Ospedale portato avanti in questi ultimi anni dalla Regione Lazio e dalla Asl. Dal 2016 sono stati già consegnati e inaugurati: Nuova Area Travaglio Parto, nuovo servizio di Anatomia Patologica, Centro Trasfusionale, Blocco Operatorio, Cup, Pronto Soccorso, Procreazione Medicalmente Assistita. A breve – spiega ancora la Regione – il nuovo reparto Psichiatrico di Diagnosi e Cura e il nuovo reparto di Riabilitazione”.

In particolare, il governatore Zingaretti, ha inaugurato tre blocchi completamente nuovi all’ospedale San Filippo Neri. Il reparto di ortopedia, collocato in un’area contigua con il Pronto Soccorso e il Blocco Operatorio, dispone di camere a uno o due letti con bagno, di ambienti spaziosi e di attrezzature di nuova generazione, come barelle da Tac che non obbligano a trasbordare il paziente con frattura o sospetta frattura per eseguire esami diagnostici. Fondamentali i percorsi con il nuovo reparto sala gessi e le vicine camere operatorie.

Dispone, inoltre, di un’area che sarà specificamente dedicata a un centro revisione protesi di alta complessità. Un nuovo laboratorio di analisi, punto d’eccellenza, 1.500 mq per questo hub regionale che riunisce i laboratori di Patologia Clinica, Microbiologia e Virologia. Attivo h24, 365 giorni all’anno, è passato da 2,5 milioni di prestazioni annue del 2014 agli oltre 6 milioni attuali. Oggi – rende noto la Regione Lazio – il Laboratorio gestisce campioni provenienti da 60 siti differenti, alcuni dei quali fuori dal territorio della Asl, come i due Stroke di Civitavecchia e Bracciano. L’ampliamento del Laboratorio e l’attivazione del nuovo core lab è avvenuta senza mai interrompere l’attività.

Attualmente si sta procedendo anche all’accreditamento Iso 15189, per rendere sempre più questa struttura un’eccellenza nazionale. Infine, la Smile House Roma: inaugurati il centro multispecialistico per il trattamento e la cura dei pazienti con malformazioni congenite cranio maxillo facciali (protocollo d’Intesa sottoscritto il 14 marzo 2017 tra la Asl Roma 1, la Regione Lazio e la Fondazione Operation Smile Italia Onlus). La Smile House Roma è stata realizzata grazie ad una collaborazione tra pubblico e privato.

Le attività chirurgiche sono state avviate già a partire dal 16 dicembre 2017 in modalità week end clinic, con ricovero dei pazienti il venerdì, interventi il sabato e dimissioni la domenica. Nelle otto sedute, a meno di un anno dall’inizio dell’attività chirurgica, sono stati trattati un totale di 42 pazienti con patologie congenite come labioschisi, palatoschisi e labiopalatoschisi. L’apertura di nuovi spazi dedicati consentirà di ampliare l’attività ambulatoriale e rappresentare sempre più un punto di riferimento per le famiglie. Sono già previsti i successivi interventi secondo una lista d’attesa programmata e si stima che a regime di attività verranno, dalla prima infanzia fino alla fine dello sviluppo, circa 150 casi annui.

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