Fatti di Roma

IN MOSTRA I MARMI DELLA FONDAZIONE TORLONIA, L’ESPOSIZIONE APRE IL 14 OTTOBRE

Apre al pubblico il 14 ottobre la mostra “I marmi Torlonia. Collezionare capolavori”. Oltre 90 le opere selezionate tra i 620 marmi catalogati e appartenenti alla fondazione Torlonia, la più prestigiosa collezione privata di sculture antiche e significativa per la storia dell’arte, degli scavi, del restauro, del gusto, della museografia, degli studi archeologici. L’esposizione sarà ospitata a Villa Caffarelli, ala dei Musei Capitolini che riapre dopo oltre 50 anni. A presentare la mostra stamattina, in una conferenza stampa in streaming, il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, la sindaca di Roma Virginia Raggi, Alessandro Poma Murialdo, presidente della fondazione Torlonia, Lucia Boscaini di Bulgari, azienda che ha finanziato il restauro delle opere ed è sponsor dell’esposizione. “Presentiamo una mostra estremamente pregevole che consente di far vedere al pubblico una parte inestimabile della collezione dei marmi dlela famiglia Torlonia – ha detto Raggi -. L’esposizione è la realizzazione del desiderio di Alessandro Torlonia. Voglio sottolineare la qualità delle opere di inestimabile bellezza e la storia della collezione che è una importante testimonianza di come un processo storico e culturale arrivi fino a noi oggi”.

“La collaborazione pubblico privato – ha aggiunto Raggi – è stata fondamentale per arrivare qui oggi, un percorso complesso che ha consentito il recupero e restauro di questi marmi pregevoli. La mostra sarà ospitata nelle sale dei Musei Capitolini di Palazzo Caffarelli che vengono restituite oggi, dopo 50 anni, al pubblico. Sia la mostra sia l’apertura di quest’ala di Villa Caffarelli avvengono in un momento simbolico qual è il centocinquantenario di Roma Capitale. Con queste attività consentiamo alla cultura e all’arte di costruire un ponte tra popoli e persone, al di là delle rispettive differenze”. La mostra sarà visitabile fino a giugno 2021 e conduce il visitatore in un viaggio a ritroso nel tempo attraverso le vicende dei diversi nuclei collezionistici confluiti nella collezione Torlonia, composta da 620 pezzi tra cui sono stati selezionati statue, sarcofagi, busti, rilievi ed elementi decorativi. Sono stati individuati cinque momenti che corrispondono alle sezioni del percorso espositivo. L’allestimento ha tratto ispirazione dal Catalogo del Museo Torlonia del 1884/1885, nel quale le sculture vengono presentate su uno sfondo nero che astrae l’opera. Le sculture selezionate sono dunque allestite su uno sfondo omogeneo scuro, così da farle emergere singolarmente e sono esposte su sfondi diversi colorati così da farle risaltare collettivamente, come parte di un racconto, in cinque capitoli, per illustrare l’evoluzione della collezione nel tempo e contemporaneamente illustrare la localizzazione delle sculture nel loro periodo storico. L’esposizione è il risultato di un’intesa del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo con la Fondazione Torlonia. Il progetto scientifico di studio e valorizzazione della collezione è di Salvatore Settis, curatore della mostra con Carlo Gasparri.

“È un momento importante che arriva dopo un percorso molto lungo – ha detto il ministro Franceschini -. Della visibilità al pubblico dei capolavori della fondazione Torlonia si parla da molti anni. Ricordo con piacere l’incontro del 2015 con il principe Alessandro di Torlonia, allora sembrava impossibile realizzare una grande mostra e sviluppare la creazione di un Museo Torlonia. Oggi stiamo realizzando quel percorso che accenderà l’attenzione di tutto il mondo. Stiamo parlando di opere che tolgono il fiato – ha sottolineato il ministro -, capolavori assoluti che renderanno questa mostra unica. Purtroppo capita in un momento in cui l’epidemia condiziona i modi di visitare le mostre. Noi vorremmo che fosse un primo passo, la strada è quella di individuare un luogo a Roma che renda possibile visitare sempre questi capolavori, lo Stato italiano è pronto a mettere a disposizione luoghi e risorse per creare a Roma un grande Museo Torlonia, siamo sicuri che arricchirebbe l’Italia e Roma Capitale”.

Il ministro poi ha spiegato che Palazzo Silvestri-Rivaldi in via del Colosseo a Roma è uno dei luoghi individuati per ospitare la sede permanente del Museo Torlonia. “Ogni scelta sulla destinazione e gestione del Museo deve avvenire d’intesa con i proprietari delle opere” della collezione Torlonia “quindi gli eredi – ha detto Franceschini -. Abbiamo individuato delle possibili sedi, in particolare Palazzo Rivaldi davanti al Colosseo. È un palazzo abbandonato da molti anni, di proprietà pubblica dell’Ipab. La conferenza Stato-Regioni ha già riconosciuto la somma di 40 milioni di euro per la ristrutturazione. Si trova in una posizione unica al mondo, si potrebbe prestare a sede della Fondazione del Museo Torlonia ma se non fosse possibile – ha sottolineato il ministro – destineremo il palazzo a ospitare altri beni del patrimonio culturale”. (

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