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IMMIGRATI; OCMIN (CISL), “RIVEDERE POLITICHE EUROPEE E NAZIONALI DI INTEGRAZIONE”

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“La commemorazione degli oltre 360 morti di Lampedusa impone una riflessione capace di andare oltre l’evento luttuoso per avviare interventi concreti di politica migratoria e internazionale anche alla luce degli sbarchi che continuano incessanti”.

Lo dichiara in una nota il Segretario confederale della Cisl, Liliana Ocmin.

“Occorre distinguere tra coloro che, privi di alternative fuggono da Paesi di conflitto e ai quali va garantita un’accoglienza adeguata nel pieno rispetto delle Convenzioni internazionali e, coloro che invece si muovono per altre ragioni, riconducibili a fattori economici, per i quali invece è necessario applicare, in un’ottica di solidarietà sostenibile, la normativa che ne regola accesso e permanenza. Come Cisl siamo convinti che si debbano rivedere le politiche europee e nazionali di integrazione e chiediamo al Governo italiano di farsi promotore e agente del cambiamento, non solo avviando programmi di recupero come “Mare Nostrum”, azione che spetterebbe a Frontex, ma incidendo positivamente sull’elaborazione di una politica comune di asilo in vista del semestre di Presidenza italiana dell’Unione”.

“La politica dell’accoglienza sostenibile- conclude Ocmin- necessita dunque di una grande azione concertativa globale, di un nuovo Piano Marshall finanziato e sostenuto congiuntamente dall’Unione Europea, dalla Banca Mondiale e dal Fondo Monetario Internazionale e basato su alcuni elementi fondamentali di prevenzione dei conflitti e conseguentemente delle migrazioni quali: sviluppo dei processi democratici, accesso al credito e al microcredito, azioni di sostegno alla piccola imprenditoria locale, valorizzazione ed espansione del mercato interno”.

romasociale

 

 
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