Fatti di Roma

IL POPOLO DEI CASSONETTI

anziana cassonetto


Che ormai Roma sia una città praticamente sull’orlo del collasso è un dato di fatto. Senza programmazione e con una politica che rattoppa le ‘buche’ e non pianifica ad ampio raggio, la città si sta lentamente sgretolando sia a livello strutturale che della qualità di vita; ad evidenziarlo è stato un rapporto di ‘Facile.it’, elaborato dall’istituto di ricerca ‘mUp Research’, che ha evidenziato come uno degli argomenti principali dentro le famiglie è il risparmio.
Ben 260 mila romani hanno deciso di fare acquisti mirati solo di prodotti con la data di scadenza veramente prossima in maniera tale da risparmiare e sfruttare la scontistica prevista; non c’è nulla di male a voler risparmiare, anzi.. ma quando i dati raccontano di una tendenza così diffusa non è più casuale (260 mila sono gli abitanti di Venezia, per dire..) ma è un preciso indicatore del degrado e del disagio dei cittadini di questa città. E la cosa peggiore è che i veri problemi non sono neanche questi.
Si, perché a Roma ormai non è più un città d’accoglienza visto che una volta a settimana si hanno notizie di sgomberi, senza un vero piano di azione che tuteli migranti e rifugiati e, allo stesso tempo, non si sa’ prendere cura neanche degli ultimi, dei più fragili, come quelle 15 mila persone che nel solo 2017 hanno varcato la soglia dell’ambulatorio di Tor Bella Monaca di Medicina Solidale impossibilitati a curarsi per ragioni di tipo economico o per paura dei servizi sociali (molti genitori difatti sono disoccupati e quindi a rischio).
Ora.. ma era proprio imprescindibile avere la Formula E all’Eur? Non si poteva investire forze, tempo, competenze e denaro per provare a risolvere problemi seri, piuttosto che ospitare eventi utili solo a vincere la gara alla città più ‘fica’ del mondo?

 

Pietro Proietti

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