Religioni

IL PAPA APRE IL SINODO SUI GIOVANI: NON LASCIAMOLI AI MERCANTI DI MORTE

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I giovani “ci chiedono ed esigono una dedizione creativa, una dinamica intelligente, entusiasta e piena di speranza, e che non li lasciamo soli nelle mani di tanti mercanti di morte che opprimono la loro vita e oscurano la loro visione”. Lo ha detto questa mattina Papa Francesco, nel corso della messa di apertura a piazza San Pietro del Sinodo sui giovani.

“La speranza ci interpella, ci smuove e rompe il conformismo del ’si è sempre fatto così’, e ci chiede di alzarci per guardare direttamente il volto dei giovani e le situazioni in cui si trovano”, ha aggiunto il Papa. “La stessa speranza ci chiede di lavorare per rovesciare le situazioni di precarietà, di esclusione e di violenza, alle quali sono esposti i nostri ragazzi. I giovani, frutto di molte delle decisioni prese nel passato, ci chiamano a farci carico insieme a loro del presente con maggior impegno e a lottare contro ciò che in ogni modo impedisce alla loro vita di svilupparsi con dignità”.

Papa Francesco, nell’omelia, ha poi raccomandato ai 266 padri sinodali di ascoltare senza pregiudizi ed evitare autoreferenzialità e autopreservazione. Jorge Mario Bergoglio ha invitato a sviluppare l’atteggiamento così descritto da San Paolo: “Ciascuno non cerchi l’interesse proprio, ma anche quello degli altri” e “nel contempo – ha aggiunto – punta più in alto chiedendo che con umiltà consideriamo gli altri superiori a noi stessi. Con questo spirito cercheremo di metterci in ascolto gli uni degli altri per discernere insieme quello che il Signore sta chiedendo alla sua Chiesa. E questo esige da noi che stiamo attenti e badiamo bene che non prevalga la logica dell’autopreservazione e dell’autoreferenzialità, che finisce per far diventare importante ciò che è secondario e secondario ciò che è importante”, e invece ” allargare lo sguardo e non perdere di vista la missione alla quale ci chiama per puntare a un bene più grande che gioverà a tutti noi: senza questo atteggiamento, tutti i nostri sforzi saranno vani. Il dono dell’ascolto sincero, orante e il più possibile privo di pregiudizi e condizioni ci permetterà di entrare in comunione con le diverse situazioni che vive il Popolo di Dio”. Bisogna evitare, ha detto ancora il Papa, la “tentazione di cadere in posizioni eticistiche o elitarie, come pure dall’attrazione per ideologie astratte che non corrispondono mai alla realtà della nostra gente”. “Fratelli, poniamo questo tempo sotto la materna protezione della Vergine Maria. Che lei, donna dell’ascolto e della memoria, ci accompagni a riconoscere le tracce dello Spirito affinché con premura, tra sogni e speranze, accompagniamo e stimoliamo i nostri giovani perché non smettano di profetizzare”.

La prima preghiera dei fedeli della messa è stata poi recitata in cinese: “Manda, o Padre, sul Santo Padre e sui Vescovi lo Spirito di sapienza e di discernimento: cerchino con cuore aperto la verità e in tutto siano obbedienti alla tua volontà”. Alla celebrazione partecipano – per la prima volta nella storia – due vescovi della Cina, presenza che è frutto del recente accordo tra Santa Sede e Pechino sulle nomine episcopali.

(foto: Avvenire)

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