Fatti di Roma

IL MEGLIO IN EDICOLA DI VENERDI’ 17 APRILE 2015

ostia mare e traffico


corriere della sera

Sì al piano del traffico: meno auto e più bus (Ernesto Menicucci) 

Sì al Pgtu, con 24 voti favorevoli e 8 contrari, prove tecniche di larghe intese in aula Giulio Cesare che non si traducono nel voto finale (maggioranza con maggioranza, opposizione con opposizione) ma si manifestano in quello che nel Pd definiscono «un nuovo clima». Lo sottolinea Dario Rossin, oggi in Forza Italia, che applaude l’assessore ai Trasporti Guido Improta ( papà del provvedimento): «Un momento epocale: un assessore che loda il lavoro fatto dall’opposizione», dice l’esponente berlusconiano.

Il centrosinistra, comunque, alla fine vota in maniera compatta: quattro defezioni alla fine, ma in aula c’è persino il sindaco Marino a fare da venticinquesimo della maggioranza. La lite con Sel, al momento, pare rientrata. Così come i vagheggiamenti (dello stesso Improta, tra l’altro) su un «partito della Capitale» in salsa romana, con la convergenza di pezzi del centrodestra. Gigi De Palo non era in aula (e dice, al telefono, di «non essere stato cercato da nessuno, sono voci senza fondamento»), Mino Dinoi (che pure già fa quasi parte della maggioranza) neppure.
Il Pgtu (piano generale traffico urbano) passa quasi all’ora di cena e Ignazio Marino esulta: «Prima il bilancio a tempo di record, ora il Pgtu che mancava dal 1999. Stiamo tornando ad una piena legalità amministrativa e lo facciamo con un piano coraggioso per cambiare la cittò. Il Pgtu è frutto innanzitutto del lavoro dell’assessore Guido Improta, ringrazio lui, i capigruppo e tutto il consiglio». […]

Alla fine, però, la montagna pare aver partorito il classico topolino. Perché nel Pgtu così a lungo atteso (quindici anni sono lunghi, in mezzo ci sono stati altri tre mandati di sindaci: due di Veltroni, uno di Alemanno) sembra mancare una visione prospettica generale e gli obiettivi fissati non fanno certo urlare al miracolo. Il trasporto pubblico dovrà aumentare dal 28 al 34% (con 34 mila spostamenti in più: in gran parte si spera nella progressiva apertura delle stazioni della metro C), quello in automobile calare dal 50 al 43,3% (meno 38 mila spostamenti), in motorino meno 0,5%, in bici più 1,3%. Risparmio complessivo, 600 milioni. Risultati, naturalmente, tutti da realizzare. […] Nel frattempo, però, a chi entra a Roma (dalla provincia o da fuori il Gra) per lavorare, andrà data un’alternativa reale alla macchina. Perché, alla fine, il romano medio non prende l’auto perché è sfaticato. Ma, magari, semplicemente perché non ha alternative.

Messaggero

Ostia, guerra dei varchi il Tar boccia l’apertura ma il Comune tira dritto (Simone Canettieri)

Il governo ombra del Tar continua a complicare la vita del Campidoglio. E questa volta si sposta dal centro e arriva a fino al mare, a Ostia. Il Tribunale amministrativo del Lazio ha accolto il ricorso dei balneari contro l’apertura degli accessi alle spiagge, operazione iper mediatica – con tanto di ruspe e cinguettii su Twitter – cominciata martedì scorso alla presenza del sindaco Marino, dell’assessore alla Legalità Sabella e dal presidente del Pd, Orfini. La sospensiva dei giudici riguarda gli accessi al mare aperti in prossimità degli stabilimenti Shilling e Marechiaro. Il primo a dare l’allarme è stato il senatore del Pd Stefano Esposito: «Sorpresa Tar: no varchi ad #Ostia, la strada legalità non è mai semplice», ha scritto su Twitter.

L’assessore Sabella poi entrando nel merito ha spiegato che i giudici non hanno «sospeso i provvedimenti di apertura dei varchi», ma hanno ritenuto le «planimetrie insufficienti».
«Questo – sottolinea – non fa cambiare la nostra decisione di assicurare i diritti dei cittadini di accedere al mare». I cancelli da oggi torneranno al loro posto, fino al 6 maggio quando ci sarà l’udienza. Sabella: «Dimostreremo come in realtà i varchi fossero individuabili attraverso precedenti atti amministrativi». Il fronte, l’ennesimo, è aperto.
Ed Esposito dice ciò che tutti pensano in Campidoglio: «L’ennesima bocciatura del Tar apre un tema sul quale ragionare: è strano che qualunque atto amministrativo del Comune venga rigettato». Il pensiero corre alle strisce blu, alla ztl, agli asili nido, alle autorizzazioni per gli Ncc. Orfini comunque scrive su Twitter: «La legalità è restituire il mare ai romani. Ed è quello che faremo. Con paziente determinazione».

Terra o mare l’aria non cambia. I giudici si sono anche espressi sull’altra operazione messa in piedi dalla giunta martedì scorso: l’abbattimento dei chioschi abusivi a Castel Porziano. Più nel dettaglio le motivazioni della sospensiva del Tar richiamano il fatto che nella «planimetria non è indicato alcun varo al mare e che quello rilevato è costituito dagli ingressi dello stabilimento con un percorso che finisce direttamente nel ristorante della parte ricorrente». Il Tar rileva inoltre che «l’atto impugnato presuppone, senza alcun dimostrato fondamento, una realtà assai diversa da quella risultante dagli atti della stessa amministrazione e che l’individuazione di varchi richiede di conseguenza un percorso procedimentale ben diverso da quello disposto con i provvedimenti impugnati».

Repubblica

“Giubileo fuori dal Gra 90 milioni per 38 opere Una porta santa in periferia” (Paolo Boccacci)

Non solo piazza Augusto Imperatore, ma anche Giubileo. Alla presentazione del progetto per il restyling dell’area del monumento, l’assessore all’Urbanistica Caudo ha lanciato anche, per contrappeso, il piano per le periferie in vista dell’Anno Santo.
«È tutto focalizzato» ha sottolineato «sulla città dell’oltre Gra, nei quartieri popolari dove ci sono le case e mancano talvolta anche le strade. Dieci luoghi per il Giubileo della Misericordia e per la chiesa di strada. Si potrebbe addirittura pensare di aprire una porta dell’anno santo anche in qualcuna delle chiese presenti sul territorio oltre il Raccordo».
«Abbiamo selezionato» ha spiegato «38 opere in dieci zone in cui sarà possibile organizzare momenti significativi del Giubileo. Sono i9nterventi che potrebbero costituire il lascito duraturo del Giubileo dando soluzione a questioni cruciali per la vita quotidiana degli abitanti. Tutti in coerenza con il Piano regolatore, di cui 10 si possono completare entro il 2015 e altri 10 comunque nei mesi di avvio dell’Anno Santo. Costeranno 95,1 milioni di euro di cui però circa la metà sono già finanziati, mentre i contributi straordinari da richiedere ammontano a circa 47 milioni. Lavoriamo per tutta Roma, la Roma del grande formato, e non solo per il Centro ». Poi ha elencato gli altri cantieri.
A Testaccio nel complesso, sono in corso interventi per circa 13 milioni che si completeranno entro il 2016. Sono avviati i lavori di sistemazione di tutta la pavimentazione dello spazio esterno dell’ex Mattatoio, piazza Giustiniani è quasi finita (a maggio si aprirà) e si è passati all’interno del recinto per rifare tutte le strade tra i padiglioni. Entro un anno si avrà dentro una vera e propria piazza aperta al quartiere. Mentre martedì scorso sono state consegnate le aree per il cantiere dei cosiddetti “rimessini”, sempre al Mattatoio, per la realizzazione della mensa e dello spazio per la ristorazione. Ed infine è già appaltata e assegnata la gara per la sistemazione del padiglione della Fotografia.
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