Angolo della Salute

IL CAMPUS BIO-MEDICO RADDOPPIA, AL MAXXI IL MEGLIO DELL’ARCHITETTURA MONDIALE

CAMPUS


Dare vita a una discussione pubblica che apra un dialogo con la città di Roma sul ruolo dell’architettura nella creazione di nuove relazioni con la comunità e nell’offrire scenari di rigenerazione urbana in contesti frammentati. Con questo obiettivo al museo MAXXI si è svolto oggi il simposio internazionale “L’Architettura a servizio delle Istituzioni universitarie: Spazi innovativi per ispirare nuovi modelli a supporto della Formazione e della Ricerca”. L’evento, che ha coinvolto prestigiosi relatori arrivati a Roma da ogni angolo del mondo, è stato organizzato da Campus Bio-Medico SpA, Ente Promotore dell’Ateneo, a corollario della due giorni che ha visto la presentazione, da parte di sette studi di architettura, dei progetti in gara al Concorso internazionale indetto da Università Campus Bio-Medico di Roma per realizzare il Piano di Sviluppo “piùCampus 2015-2045”, che raddoppierà le attività, i servizi offerti e gli spazi dedicati alla didattica, alla ricerca e all’assistenza medica (www.futureunicampus.it). “L’incontro al MAXXI mette insieme scienziati, esperti di didattica e architetti da tutto il mondo per riflettere sulla cooperazione attiva tra ambiti disciplinari diversi per costruire i nuovi spazi della formazione e della ricerca universitaria del prossimo futuro e, nell’occasione del nostro concorso internazionale di progettazione del Masterplan per i prossimi 30 anni, è un dialogo che apriamo a tutta la città, ai professionisti e alle Istituzioni”, ha spiegato il direttore generale di Campus Bio-Medico SpA, Domenico Mastrolitto. Al simposio sono intervenuti, tra gli altri, Mattia Fantinati, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per la Pubblica amministrazione, Angela Tecce, dirigente Servizio Periferie Urbane della DGAAP del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Enrica Onorati, assessore all’Ambiente e all’Agricoltura di Regione Lazio, Luca Montuori, assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Margherita Guccione, direttore architettura Museo MAXXI, Domenico Mastrolitto, direttore generale di Campus Bio-Medico SpA, Daniele Di Fausto, CEO di eFM SpA, Armando Zambrano, presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, e Luca Ribichini della Commissione Casa Cultura dell’Ordine degli Architetti di Roma. Il simposio è stato moderato e condotto da Luca Molinari, curatore scientifico, con il suo studio, del concorso internazionale e da Martha Thorne, direttore generale del Pritzker Architecture Prize. Il simposio ha presentato esempi concreti di eccellenza che hanno contribuito a stabilire standard e approcci più elevati allo spazio pubblico, alle infrastrutture di istruzione e ricerca, alle strategie di progettazione ambientale e paesaggistica che hanno promosso un programma sostenibile alternativo della nostra vita quotidiana. “Il Simposio dedicato alla relazione tra Educazione e Architettura non è solo la positiva conseguenza del concorso internazionale appena completato per il raddoppio dell’Università Campus Bio-Medico di Roma ma è soprattutto la prova che dietro una importante committenza e la sfida per una qualità diffusa degli ambienti che vivremo in futuro esiste la volontà di costruire dialoghi aperti e intreccio tra diverse discipline” ha commentato Luca Molinari. Molti e significativi gli scambi tra i relatori delle tre sessioni di dialogo: Modelli di organizzazione spaziale/didattica per l’innovazione, Esempi di rigenerazione urbana possibili, Architetture a servizio delle persone. Tra i partecipanti: Christine Watson, professoressa di biologia cellulare e deputy head della School of the Biological Sciences (University of Cambridge); Nitish Thakor, professore di ingegneria biomedica e direttore del SINAPSE Institute (National University of Singapore); Giovanni Di Pino, neurologo e direttore di NextLab (Università Campus Bio-Medico di Roma); Giancarlo Mazzanti, architetto e principal di El Equipo Mazzanti (Bogotà); Alfonso Femia, Atelier(s) Alfonso Femia (Milano); Matthias Sauerbruch, architetto e founding partner di Sauerbruch Hutton (Berlino); Benjamin Gilmartin, architetto e partner di Diller Scofidio+Renfro (New York); Massimo Alvisi, fondatore di Alvisi Kirimoto Partners (Roma); Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori, partner di Labics (Roma); Martin Rein-Cano di Topotek 1 (Berlino); Irene Giglio per Mario Cucinella Architects (Bologna) e infine del belga Xaveer De Geyter, Xaveer De Geyter Architects (Bruxelles).

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