Fatti di Roma

IL 21 MARZO AL CIRCO MASSIMO LA GIORNATA IN RICORDO DELLE VITTIME DELLE MAFIE

Il prossimo 21 marzo a Roma si celebrerà la XXIX ‘Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie‘, promossa da Libera e da Avviso Pubblico: l’iniziativa è stata presentata questa mattina in Campidoglio dal sindaco Roberto Gualtieri insieme col fondatore di Libera don Luigi Ciotti. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche Alfredo Borrelli, familiare di una vittima innocente di mafia, e Gaetano Salvo, coordinatore di ‘Libera Roma’.

Il 21, ha spiegato Salvo, si terrà un corteo che partirà alle 9 a piazza dell’Esquilino: in testa ci saranno i familiari delle vittime, al momento 500 circa ma il numero è destinato a crescere. Arriveranno da tutta Italia ma anche dall’estero. A seguire le istituzioni – circa 200 sindaci hanno già annunciato la loro partecipazione – e la rete di Libera con le scuole. Alle 11 il corteo arriverà al Circo Massimo dove sarà data lettura dei nomi delle 1.081 vittime innocenti delle mafie. Le conclusioni, verso mezzogiorno, saranno affidate a Don Ciotti.

“Lo slogan di questa edizione sarà ‘Roma città libera‘ – ha detto ancora Salvo – A 80 anni dalla Liberazione, Roma deve aprirsi e liberarsi insieme alle tante associazioni per i diritti e la legalità”.
Le iniziative partiranno in realtà il giorno prima, quando i familiari si ritroveranno per una veglia nella Basilica di Santa Maria in Trastevere, e proseguiranno anche dopo la manifestazione del Circo Massimo con una serie di seminari che si svolgeranno nel pomeriggio in diversi punti della città.

“Io ricordo cos’era essere un familiare di una vittima prima che ci fosse Libera – ha detto Alfredo Borrelli, figlio del maresciallo Francesco Borrelli assassinato nel 1982 – Sono rimasto orfano a 7 anni. Era impossibile creare un ‘noi’. Invece adesso ogni 21 marzo lo raccontiamo. Oggi coordiniamo i familiari perché il ‘noi che cammina’ deve essere organizzato e strutturato. Ci sono tanti familiari che stanno testimoniando per la prima volta. Siamo un noi che cerca verità e giustizia.
Dobbiamo esserci per mettere l’antimafia sociale al centro di Roma e d’Italia perché il tema deve essere al centro dell’impegno politico di questo paese. Quell’elenco di nomi – ha concluso – non ascoltatelo come un elenco, ma come un racconto”

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